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    Da Zlatanovic e Joveljic fino a Radonjic: i 5 talenti da prendere in Serbia

    Da Zlatanovic e Joveljic fino a Radonjic: i 5 talenti da prendere in Serbia

    • Alessandro Cosattini
    La SuperLiga, ossia la massima divisione serba, è un campionato tenuto sotto grande osservazione dalle squadre di Serie A. Meno seguito e competitivo rispetto a Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Olanda, ma ricco di talenti interessanti. È nato e cresciuto nel campionato serbo Sergej Milinkovic-Savic, centrocampista classe 1995 da ormai 100 milioni di euro di proprietà della Lazio. Al club biancoceleste è arrivato via Genk, ma in precedenza era del Vojvodina, club serbo arrivato ottavo in questa stagione. Stesso discorso per il fratello di Sergej, Vanja, secondo portiere del Torino. Direttamente dal campionato serbo è invece arrivato Nikola Milenkovic, centrale difensivo classe 1997 della Fiorentina che si è messo in gran luce nel girone di ritorno. Club viola che sempre dal Partizan aveva preso Matija Nastasic, difensore classe 1993 ora allo Schalke 04, e che ha già ufficializzato uno dei più grandi talenti del calcio serbo: Dusan Vlahovic. Tanti, però, sono gli altri calciatori entrati nei radar dei top club europei.


    I 5 (+1) DA PRENDERE - Proviamo dunque a consigliare cinque (più uno) giovani da monitorare, che potrebbero fare al caso di molti club di Serie A. Calciatori che si sono imposti durante la stagione 2017-2018 e che sono pronti al salto di qualità. Cinque più uno, perché uno è proprio Vlahovic. Già acquistato dalla Fiorentina, il classe 2000 ha sostenuto degli stage coi viola prima di unirsi definitivamente alla rosa di Pioli. Ebbene sì, un millennial già in prima squadra, con la Fiorentina. Caratteristiche fuori dal comune: 1,90 m, grande forza fisica per quello che in Serbia è considerato tra i più grandi talenti degli ultimi anni (dopo Milinkovic-Savic per intenderci). In patria viene paragonato a Zlatan Ibrahimovic e chi lo ha visto allenarsi con la Fiorentina assicura che le qualità siano molto importanti. È pronto a conquistare la Serie A, con la 18 sulle spalle. In allenamento ha già convinto tutti: da Pioli a Saponara, da Milenkovic (che già conosceva al Partizan) ad Antognoni. 

    1) DEJAN JOVELJIC, 1999, STELLA ROSSA BELGRADO, SCADENZA 2021: il futuro del calcio serbo passerà sicuramente dai suoi piedi. Lui, giovane attaccante di media statura ma di grande rapidità e fiuto del gol innato, sembra in procinto di effettuare il grande salto con la Stella Rossa. A dire il vero un primo passo lo ha già compiuto: nelle ultime tre partite di campionato, schierato dall’inizio dall’allenatore, ha messo a segno 3 gol in altrettante vittorie della sua squadra. La promozione è arrivata in seguito alle miriadi di gol messi a segno nelle giovanili: numeri mai visti a certi livelli. Il primo approccio con i “grandi” della Stella Rossa è stato importante, ora è atteso alla consacrazione. Numeri pazzeschi anche con le giovanili della nazionale: 6 gol in 14 partite con l’Under 16, 9 in 14 con l’Under 17, uno in un match con l’Under 18. E ha già esordito - seppur senza lasciare il segno - con l’Under 19. Un predestinato, seguito da vicino dalla stessa Fiorentina e dal Liverpool, molto attento ai talenti del campionato serbo.

    2) IGOR ZLATANOVIC, 1998, RADNIK, SCADENZA 2019: 13 gol e 4 assist in 33 partite stagionali col Radnik. Niente male come bottino per il classe 1998 cresciuto nel settore giovanile del Partizan e approdato nell’estate del 2016 al Radnik. Zlatanovic è destro naturale, ma ama giocare a sinistra per rientrare sul piede forte e calciare verso la porta. Ha fatto tutta la trafila nelle giovanili della nazionale serba: 10 presenze con l’Under 16, 3 con l’Under 17, 8 (con 4 gol) con l’Under 18, 3 (con 3 gol) con l’Under 19 e ora è titolare inamovibile della Serbia Under 21 con cui sinora ha giocato 4 volte mettendo a segno 2 reti. Aspetta ancora l’esordio con la Serbia dei grandi e in patria è considerato una delle stelle del futuro serbo. La curiosità? Il nome, Zlatanovic: Zlatan+(Ibrahim)ovic. Le caratteristiche sul campo, però, sono completamente diverse da quelle del gigante svedese: rapido nello stretto e dotato di un gran dribbling, vede la porta con frequenza considerando che gioca da ala pura. È stato recentemente accostato al Feyenoord, ma anche in Italia è seguito da vicino da Fiorentina e Sampdoria.  

    3) FILIP STUPAREVIC, 2000, VOZDOVAC: titolare in SuperLiga nonostante la sua giovanissima età, il talento serbo cresciuto nel Rad Belgrado stupisce per l'abilità coi due piedi tanto da essere considerato ambidestro. Esplosivo e potente fisicamente, Stuparevic ha mezzi fisici importanti e ottimi tempi di inserimento. Qualità, unite a una duttilità tattica che gli permette di giocare trequartista o esterno sinistro, che gli hanno consentito di rappresentare con successo anche le giovanili della Serbia, prima in Under 17 (5 gol in 9 partite) e poi in Under 19. 2 gol in 30 partite disputate tra i grandi: la mira è ancora da affinare, è vero, ma Stuparevic e il suo mancino vellutato lasciano sicuramente ben sperare in vista del futuro. In patria lui e Vlahovic sono considerati i millennial più promettenti del calcio serbo. Ricorda Robin van Persie per struttura fisica e modo di calciare in porta. Da osservatori serbi è stato consigliato a Inter e Juventus, ma sono Sampdoria e Genoa le squadre di Serie A più attente alla sua crescita.

    4) MIROSLAV BOGOSAVAC, 1996, CUKARICKI, SCADENZA 2019: terzino sinistro, proveniente dal settore giovanile del Partizan e ora titolare inamovibile del Cukaricki. Dopo una serie di prestiti dal Partizan al Teleoptik Zemun (club di seconda divisione), il passaggio definitivo nel febbraio 2017 al Cukaricki. 35 presenze su 37 gare per lui, pilastro della difesa della sua squadra e dell’Under 21 serba. Già 7 le gare disputate con l’Under, in attesa dell’esordio nella nazionale dei grandi. Sotto contratto fino al 2019, Bogosavac nel corso degli anni è stato seguito da vicino dal Torino del direttore sportivo Petrachi. Il suo procuratore, Zoran Stojadinovic, l’anno scorso ha chiuso l’affare Marko Grujic col Liverpool e quest’anno ha segnalato il nome di Bogosavac agli uomini mercato dei Reds.

    5) NEMANJA RADONJIC, 1996, STELLA ROSSA, SCADENZA 2022: curiosa la storia dell’esterno d’attacco della Stella Rossa. A dir poco curiosa, perché Radonjic è stato acquistato dalla Roma dell'allora direttore sportivo Walter Sabatini (costo complessivo 4 milioni di euro di cui 3 al procuratore, il famoso Ramadani) dall'accademia di Gheorghe Hagi. Poco tempo dopo è stato girato in prestito all'Empoli per liberare una casella da extracomunitario. Mai un'apparizione con la maglia della prima squadra giallorossa, ma solamente tre presenze ed una rete nel torneo di Viareggio con la Primavera di De Rossi. Anche all’Empoli nessun’apparizione. Tutta colpa, secondo i bene informati, della tendenza a fare vita mondana più che vita da calciatore. Pare amasse poco i ritiri ed i sacrifici in quel di Trigoria. La sua carriera è proseguita in prestito in Serbia al Cukaricki. Nel luglio del 2017 è passato alla Stella Rossa di Belgrado. Formalmente in prestito fino alla scadenza del suo contratto con la Roma, ossia il giugno del 2019, Radonjic è in realtà del tutto un giocatore del club serbo, col quale ha firmato in estate un contratto della durata di cinque anni. 7 gol in 39 presenze stagionali tra campionato e coppe europee con la Stella Rossa per Radonjic, titolare fisso dell’Under 21 serba. Dopo la parentesi italiana, l’esterno ha messo da parte la vita mondana per fare quella da calciatore. E i risultati si vedono: ora è uno dei maggiori talenti del campionato serbo. Il Genoa lo segue da vicinissimo, ma deve fare i conti con la concorrenza dell’Hoffenheim

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