
Da Van Basten a Maradona, da Roby Baggio a Mbappé: quando il fenomeno tradisce dal dischetto

La Francia è fuori da Euro2020 dopo il rigore, sbagliato, del suo numero 10. Un numero 10 che ricorda quelli del passato, rimasti lì da soli, a 11 metri dalla gloria, mentre gli altri, quelli che hanno vinto, ti esultano praticamente in faccia

Il 10 ce l'ha il francese, il 10 ce l'aveva Roberto Baggio, in un'immagine diventata iconica, con la testa bassa, le mani sui fianchi, la solitudine mentre Taffarel, che guarda il cielo, aspetta l'abbraccio dei suoi compagni.

Come da solo, e anche incredulo, era rimasto Trezeguet nel 2006, dopo la traversa-riga che, col senno di poi, condannò la Francia e fece godere, e non poco, l'Italia sotto il cielo di Berlino.

Tornando ai 10, nell'86, contro la Francia, ai quarti di finale, è Zico a sbagliare dal dischetto: non nella lotteria dei rigori, ma durante la partita. Il Brasile, poi, perderà, abbandonando il Mondiale messicano.
Anche il 10 più grande di tutti, Diego Armando Maradona, ha un rigore sbagliato nella sua carriera che ha indirizzato un match: Tolosa-Napoli, Coppa Uefa dell'86. El Pibe de Oro sbaglia il rigore, i partenopei vennero eliminati. E nessuno sulla tv italiana lo vide in diretta perché salto il collegamento.


Anche Marco Van Basten, nel 1992, sbagliò dal dischetto contro la Danimarca, in semifinale. E la favola danese, poi, trovò il suo compimento.