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    Da una tripletta all'altra: Higuain non è più quello di Napoli, ma questo vince

    Da una tripletta all'altra: Higuain non è più quello di Napoli, ma questo vince

    • Nicola Balice, inviato a Torino

    Lo aveva già detto Mehdi Benatia qualche giorno fa: Higuain non è più lo stesso di Napoli, segna di meno ma vince di più. Parola più, parola meno, è questa in sintesi tutta la differenza che c'è tra il Pipita che saltellava sotto la curva B festeggiando il record di gol in serie A e quello che trascina la Juve con uno Scudetto, una Coppa Italia ed una finale di Champions in più in bacheca. Dall'ultima tripletta segnata, quella al Frosinone nell'ultimo capitolo della sua vita al Napoli, a quella di oggi c'è quindi tutto un mondo. “Quanto sono cambiato dall'ultima tripletta, segnata con la maglia del Napoli? Bisogna sempre migliorare, giorno per giorno, senza fermarsi ai gol”: taglia corto Higuain, bada al sodo. Godendosi un pomeriggio in cui ha avuto modo di divertirsi segnando la sua prima tripletta in bianconero, consapevole di come il suo lo avesse già fatto ben prima: la partita era già in ghiaccio, anche senza andare in gol era riuscito a fornire il suo contributo da regista aggiunto, da lottatore per la squadra. E quando segna, tutto questo lavoro che spesso resta invisibile agli occhi, non appare più troppo poco: non è una questione di statistiche, semplicemente i gol servono sempre ad un centravanti e a Higuain in particolare, anche se arrivano meno a grappoli di quanto succedeva a Napoli.

     

    IL KETCHUP – Intanto il Pipita si conferma bomber di striscia se ce n'è uno, nel bene come nel male. Il tempo di archiviare il digiuno più lungo di sempre vissuto in serie A, che la rete segnata prima di lasciare il campo col Chievo lo ha sbloccato: subito in gol con l'Atalanta in Coppa Italia, poi la tripletta con il Sassuolo. Sempre valida la battuta che aveva rubato a Van Nilstelrooy: “I gol sono come il ketchup, me lo disse Van Nistelrooy. Ci provi, insisti, non arrivano. Poi, escono tutti insieme…”. Ed ora stanno arrivando. Così, tutto torna. Perché Higuain è cambiato e sta cambiando ancora. Ma c'è qualcosa che non cambia mai: quello che gli riesce meglio, è sempre fare gol.


    @NicolaBalice
     


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