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Da Toni a Kalinic: i 'no' dei Della Valle a rischio k.o.
Caso più recente è invece quello di Juan Cuadrado: l’estate del 2014 fu la sua, con il mercato della Fiorentina bloccato in attesa della decisione definitiva sul suo destino. Andrea Della Valle se ne venne fuori poi in termini entusiastici al momento della sua conferma, parlando di “regalo per Firenze”: il colombiano in realtà fu ceduto sei mesi dopo al Chelsea per una trentina di milioni, dopo il pressing estivo del Barcellona. In quel contesto il “no” fu di più breve durata e il grande incasso arrivò ugualmente. L’evoluzione degli eventi ci porta ad oggi, in un calcio dove le clausole rescissorie stanno prendendo sempre più piede nel nostro calcio, soprattutto per quanto riguarda i big della Serie A. Da Cavani a Higuain al più recente Belotti e quindi anche Kalinic e Bernardeschi, per tornare ai temi viola: tutti calciatori relativamente blindati. Certo i prezzi stabiliti a tavolino hanno tutelato e tuteleranno i club dal punto di vista economico, togliendo di fatto ai presidenti il diritto di veto. E così se il Tianjin Quanjian, o il West Ham, si spingeranno fino ai 50 milioni della clausola di Kalinic, in presenza del sì del croato (che ad oggi non parrebbe ben intenzionato), la rigidità dellavalliana e i proclami legati alla permanenza di tutti i big a gennaio verrebbe meno in un batter d’occhio.