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    Da sovrano a operaio: Icardi cambia pelle per il suo bene e quello dell'Inter

    Da sovrano a operaio: Icardi cambia pelle per il suo bene e quello dell'Inter

    È un po’ come essere giunti alla fine di una monarchia di un discusso sovrano. Per anni Mauro Icardi è stato e si è sentito “intoccabile”, unico patrimonio di una società in via di risanamento, con una rosa umile e un solo diamante da esporre in vetrina. Gli altri? Elementi a corredo, uomini di sacrificio per condurre al trionfo l’argentino. Una condizione che nel corso del tempo ha anche creato qualche dissapore, poi registratosi nell’ordine dell’abitudine; perché ad un certo punto va anche riconosciuto qualcosa di speciale a chi buca la porta avversaria oltre venti volte a stagione. Specie se è appurato che attorno non c’è chi sa fare altrettanto bene. 

    LA NUOVA FILOSOFIA - Con Suning la società è cresciuta, si è strutturata e dopo una sana gestione ha potuto permettersi investimenti di un certo tipo. Le richieste di Spalletti e il lavoro di Ausilio hanno cambiato volto all’Inter, che dopo anni di incontrastato monopolio in attacco, si appresta a rinascere con una nuova filosofia d’insieme. Non solo Icardi, ma anche Keita, Lautaro, Politano e Nainggolan, ancora fermo ai box ma sicuro protagonista di quella che sarà la stagione nerazzurra. 

    IL SOVRANO OPERAIO - Un cambio quasi epocale, che inizia già a tradurre i primi segnali in campo: stop alle ali che mirano la linea di fondo per regalare a Icardi palloni da spingere in rete; spazio ad esterni che si accentrano per cercare la conclusione personale o premiare l’inserimento dei centrocampisti. E spesso è già li che Icardi sveste i panni del killer, al rientrare dell’esterno che lo priva di ossigeno nella zona centrale del campo e gli ostacola quel movimento a tagliare l’area, che rende unica la punta argentina. L’Inter sta cambiando pelle, dovrà farlo in fretta anche Icardi. Sarà un po’ come reinventarsi. Un sacrificio necessario per non apparire come un corpo estraneo, un sovrano che diventa operaio per il bene del suo popolo. Nella ricerca di di nuove qualità e nell’ostinazione di chi vuole vincere a prescindere, si nasconde il futuro di Icardi.

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