Da Rui Patricio a Silva: è guerra totale fra lo Sporting e Jorge Mendes
Di questo attivismo fa parte il tentativo di Jorge Mendes, nelle scorse settimane, di accreditarsi come fattore decisivo per il trasferimento del portiere leonino al Napoli. Un ruolo del tutto inconsistente, per due motivi. Il primo: i rapporti fra Mendes e lo Sporting, negli ultimi anni, hanno avuto oscillazioni fra la chiusura totale e la tregua armata. Il secondo: Rui Pátricio è, come molti giocatori dello Sporting, un ex cliente di Mendes. Lo ha mollato per affidarsi a Carlos Gonçalves, titolare dell'agenzia Proeleven. Ma dato che De Laurentiis (contento lui...) sembra così ansioso di lavorare col capo di Gestifute, lascia che Mendes agisca come se la realizzazione dell'affare dipendesse dal superagente portoghese. Il passaggio del portiere al Napoli pareva molto vicino. Ma poi tutto si è bloccato a causa dell'ingaggio di Carlo Ancelotti. Che, per inciso, sarebbe anche in ottimi rapporti con Mendes; ma ha anche bisogno di prendersi del tempo per disegnare il suo Napoli. A quel punto si è posta una nuova ipotesi, di più stretta pertinenza mendesiana: il passaggio di Rui Pátricio al Wolverhampton Wanderers. Cioè il club neopromosso in Premier League, di proprietà del gruppo cinese Fosun. Che è anche socio di Gestifute tramite Foyo. L'influenza di Mendes sui Wolves è talmente profonda da aver causato un'inchiesta da parte della Football League, per accertare che non vi siano irregolarità. Il trasferimento del portiere ai Wolves pareva sul punto di compiersi, ma giunti in prossimità dell'accordo l'affare è saltato.
Sui motivi per i quali la trattativa si è arenata, le versioni sono contrastanti. Nel corso di una conferenza stampa, il presidente Bruno de Carvalho ha dichiarato che Jorge Mendes pretendesse per sé 7 dei 18 milioni di euro negoziati per il trasferimento. Di quei 7 milioni, 3 avrebbero dovuto essere legati al trasferimento del portiere ai Wolves e 4 a quello di Adrien Silva al Leicester. Quest'ultimo è un altro ex cliente di Gestifute, passato all'agenzia francese Classico Sport Management. Il suo trasferimento al Leicester, avvenuto nell'estate del 2017, è passato alla storia perché concluso pochi secondi dopo la chiusura della sessione di calciomercato. Ciò che ha costretto il centrocampista portoghese a rimanere fermo fino a gennaio 2018.
Ma per quale motivo Gestifute reclama questi 4 milioni sul trasferimento dell'ex capitano dei Leões? Il comunicato d'immediata risposta pubblicato da Gestifute nel suo sito ufficiale, scritto in uno stile nervoso e pieno d'allusioni, ha risposto a questa domanda mentre aggiungeva una serie di dettagli sulla trattativa abortita. Tutto sarebbe legato a un accordo firmato nel 2012, quando Adrien Silva rinnovò il precedente accordo con lo Sporting ormai prossimo alla scadenza. In quella circostanza la dirigenza sportinguista capitanata da Luís Godinho Lopes avrebbe riconosciuto a Gestifute una percentuale sulla futura vendita. Una clausola cui la direzione guidata da Bruno de Carvalho non ha voluto sottostare. A ciò il comunicato di Gestifute ha aggiunto alcuni dettagli. Secondo questa versione, la trattativa era praticamente chiusa sulla base di 18 milioni di euro. Ma poi sarebbe intervenuta una telefonata di Bruno de Carvalho, con ordine ai suoi emissari di elevare la richiesta a 20 milioni. Trattativa immediatamente bruciata, con "grande imbarazzo" degli emissari sportinguisti, stando alla versione di Gestifute. Nel cui comunicato viene specificato che l'intervento dell'agenzia nella trattativa sarebbe stato conseguenza di una "quasi supplica" da parte dello Sporting.
L'ultima (ma non definitiva, c'è da giurare) puntata della novela si è avuta nel pomeriggio di ieri, con un lungo comunicato emesso dalla Direzione dello Sporting Portugal. Fra i tanti temi toccati c'è anche quello del conflitto con Gestifute. All'agenzia viene rivolto un semplice interrogativo: è vero o no che volevate 7 milioni di euro per i trasferimenti di Rui Pátricio e Adrien Silva. Non finisce qui. E c'è da credere che i colpi più duri non siano ancora stati sferrati.
@pippoevai