Da Platini e Riva a Hubner e Verratti: la top 11 dei calciatori fumatori
"Fuma al mattino appena sveglio, non c'è di meglio, non c'è di più" cantava in OK Papà Rino Gaetano, che oggi avrebbe compiuto 66 anni. Il fumo, le sigarette, il tabagismo sono tornati prepotentemente sulle prime pagine dei giornali, in particolar modo in Francia e in Italia, a causa di Marco Verratti, ponte calcistico tra Parigi e Pescara, centrocampista abruzzese del Paris Saint-Germain, fotografato, immortalato, snapchattato dalla moglie di Marquinhos mentre fumava una sigaretta. "I calciatori sono degli esempi pubblici e hanno addosso molte responsabilità. I ragazzini li vedono in televisione e osservano i loro comportamenti. Quando vedo qualche mio giocatore fumare gli dico immediatamente di smettere. Io non sono stato un santo ma non ho mai toccato una sigaretta e la considero una fortuna" disse Massimiliano Allegri, tecnico della Juve, a proposito.
Tanti sono i giocatori che hanno il vizio della sigaretta: dalle stelle del Barcellona Neymar e Messi, dal Gunner Mesut Ozil al Red Devil Wayne Rooney, passando per il bad boy Mario Balotelli e l'insospettabile capitano bianconero Buffon. Senza dimenticare Dimitar Berbatov, che al posto della sigaretta preferiva il sigaro: "Sono più figo in foto se ho il sigaro". Vialli, Bilic, Vieri, Di Livio, Socrates, Boateng, Seedorf, Maradona e Rijkard fanno parte, tra l'altro, di questa lunga lista.
Tra una nuvola di fumo e l'altra, ne esce un undici di tutto rispetto (tralasciando i campioni sopra citati), con tanto di allenatore, vice e direttore sportivo amanti della bionda. Un equilibrato 4-3-1-2: tra i pali Wojciech Szczesny, ora alla Roma, immortalato più volte (foto Woolwish) con la sigaretta in mano; nella linea a 4 due mancini sulle fasce, con Fabio Coentrao da una parte e Ashley Cole dall'altra (Foto Interfans), e al centro Gerard Piqué, anche lui come Berbatov amante del sigaro, e Lorenzo Tonelli, che uscì dall'albergo prima della sfida del suo Empoli con l'Atalanta con quel tubetto cilindrico pieno di tabacco tra le labbra. A centrocampo qualità e dinamismo: in cabina di regia Marco Verratti, ai suoi fianchi il fumatore per eccellenza e capitano della squadra Jack Wilshere e Radja Nainggolan. Marc Wilmots, ex ct del Belgio, disse del centrocampista della Roma: "Se gli avessi proibito di fumare cinque, sei sigarette al giorno, penso che avrebbe distrutto la stanza. Devo prendergli sempre una stanza col balcone".
Trequartista Michel Platini. Celebre la sua frase all'Avvocato Agnelli che lo colse in fragrante: "Avvocato non si preoccupi se fumo io, sarebbe grave se iniziasse a fumare Bonini che in campo deve correre anche per me". Ci vuole fantasia anche nel rispondere, non solo in campo.
Davanti gol e rabbia: Gigi Riva, Rombo di Tuono, simbolo di un calcio che non c'è più, l'uomo del grande rifiuto alla Juventus. Al suo fianco, Dario Hubner, 195 gol in 370 partite tra i professionisti. Immortale l'anedotto di Ancelotti: ""Era Maggio del 2002, e Dario Hubner fu preso in prestito dal Milan per la Tournée in America. Finì il primo tempo con l'Ecuador, e al rientro negli spogliatoi cerco Hubner, e non lo trovo. Chiedo: che fine ha fatto Dario? Abbiati mi fa: Mister è dietro il bagno. Aprii la porta, e vidi che stava fumando una Marlboro. Vicino aveva una piccola lattina di birra,che si era portato dall'albergo. Gli dissi: ma Dario, che fai? Ti stai giocando una conferma nel Milan, e vieni a fumare e bere negli spogliatoi? Come lo giochi il secondo tempo? Lui mi guardò ed in tutta tranquillità disse: Mister, sinceramente è una vita che faccio questo, e se non lo faccio non riesco a rendere al meglio. Per quanto riguarda il Milan, son venuto solamente per la pubblicità in modo che posso allungare la carriera di altri 2-3 anni. A quest'ora ero al mio paese a prendere un po' di fresco. Terza cosa: la vuole una sigaretta? A quella frase tutto lo spogliatoio, cominciò a ridere, ed anche io mi feci una bella risata. Era così Dario, genuino al massimo. Pensava solo a star bene con se stesso".
In panchina Zdenek Zeman, coadiuvato da Maurizio Sarri. E il direttore sportivo? Ovvio, Walter Sabatini.
@AngeTaglieri88