AFP/Getty Images
Inter, da colonna difesiva ad alternativa di lusso: cambia il futuro di Miranda
L’anno scorso di questi tempi Miranda aveva quasi del tutto maturato la decisione di lasciare l’Inter e l’Italia. Forte il richiamo di tornare in patria, sommerso, però, dall’ancor più grande desiderio di giocare la Champions guadagnata all’ultima giornata con la maglia del club nerazzurro, che nel frattempo si è cautelato con l’acquisto dell’olandese Stefan de Vrij, colonna della Lazio di Simone Inzaghi e difensore con record di gol nella passata stagione. Insomma, a Milano è arrivata l’adeguata concorrenza per il brasiliano, che a differenza dell’anno scorso non ha più un posto da titolare nello scacchiere tattico di Luciano Spalletti, che finora ha preferito puntare sulla coppia Skriniar-de Vrij.
RISERVA - Fino a qualche settimana fa si pensava che la soluzione (per schierare contemporaneamente sia Skriniar e de Vrij che Miranda) potesse essere la difesa a tre, ma anche con questo sistema il preferito di Spalletti è sembrato essere un altro uomo, ovvero Danilo D’Ambrosio, che al tecnico toscano garantisce maggiore elasticità dal punto di vista tattico, trasformando la difesa da tre a quattro anche all’interno della stessa partita, a seconda dei momenti di gioco. Così è successo che in queste prime partite Miranda è finito un po’ ai margini, al punto di non essere ancora riuscito a riscattare la prima scialba prestazione offerta contro il Sassuolo quando, complice l’assenza di Skriniar, Spalletti lo schierò titolare. Il brasiliano causò il rigore che valse al Sassuolo la vittoria e a lui una pessima pagella, chiaro che nella sua testa adesso sia forte la voglia di rivincita.
FUTURO IN BILICO - Forse, però, per avere un’altra occasione dovrà attendere il suo turno e a quel punto dovrà essere bravo a non bruciarsela. Nel frattempo, le pratiche per il suo rinnovo procedono, Miranda prolungherà con l’Inter fino al 2020 ma è chiaro che a fine stagione rivaluterà nuovamente le proprie ambizioni. In pochi mesi l’ex Atletico Madrid si è ritrovato dall’essere titolare all’essere un’opportunità da sfruttare a gara in corso, non una cosa da poco per chi, come lui, pensa di essere il miglior centrale del campionato italiano. Ma il tempo passa per tutti e il presente in casa Inter sembra aver eletto Skriniar e de Vrij. Buon per Spalletti, ad averne di centrali come Miranda da poter pescare dal mazzo...
RISERVA - Fino a qualche settimana fa si pensava che la soluzione (per schierare contemporaneamente sia Skriniar e de Vrij che Miranda) potesse essere la difesa a tre, ma anche con questo sistema il preferito di Spalletti è sembrato essere un altro uomo, ovvero Danilo D’Ambrosio, che al tecnico toscano garantisce maggiore elasticità dal punto di vista tattico, trasformando la difesa da tre a quattro anche all’interno della stessa partita, a seconda dei momenti di gioco. Così è successo che in queste prime partite Miranda è finito un po’ ai margini, al punto di non essere ancora riuscito a riscattare la prima scialba prestazione offerta contro il Sassuolo quando, complice l’assenza di Skriniar, Spalletti lo schierò titolare. Il brasiliano causò il rigore che valse al Sassuolo la vittoria e a lui una pessima pagella, chiaro che nella sua testa adesso sia forte la voglia di rivincita.
FUTURO IN BILICO - Forse, però, per avere un’altra occasione dovrà attendere il suo turno e a quel punto dovrà essere bravo a non bruciarsela. Nel frattempo, le pratiche per il suo rinnovo procedono, Miranda prolungherà con l’Inter fino al 2020 ma è chiaro che a fine stagione rivaluterà nuovamente le proprie ambizioni. In pochi mesi l’ex Atletico Madrid si è ritrovato dall’essere titolare all’essere un’opportunità da sfruttare a gara in corso, non una cosa da poco per chi, come lui, pensa di essere il miglior centrale del campionato italiano. Ma il tempo passa per tutti e il presente in casa Inter sembra aver eletto Skriniar e de Vrij. Buon per Spalletti, ad averne di centrali come Miranda da poter pescare dal mazzo...