Da Pasquato a El Kabir: dieci nomi per la nuova Serie A
In attesa di svegliarsi con i lampi di autunno e i volti da copertina del campionato italiano, l'estate espone sul proprio banco le più interessanti novità prodotte dal mercato. Difficile - vista l'inerzia con cui si trascinano i lavori sulla nuova serie A - che qualcuno di loro possa rubare lo scettro a Ibrahimovic e Totti, Zanetti e Buffon. Ma le prime settimane della nuova stagione hanno già offerto indicazioni importanti su chi, dietro i big, proverà a strappare qualche prima pagina.
La notizia più bella dell'estate italiana arriva da Torino. In una Juventus che sul mercato continua a parlare straniero (ad eccezione di Pirlo), l'uomo simbolo del precampionato è, per distacco, Cristian Pasquato. A 22 anni, e dopo quasi 100 gare di serie B, l'attaccante che Conte ha reinventato esterno del 4-2-4 ha stupito tutti risultando il migliore sia negli States che nelle partitelle in famiglia, fino alla prova di maturità a Salerno col Betis. In mezzo, anche due gol con America e Cuneo. Tra i sogni Vargas&c. il nome giusto forse la Juve lo ha già in casa propria.
VOGLIA DI CONFERMA - In attesa che le ultime ore del mercato regalino nuovi colpi, è stata la Roma made in Usa a regalare il primo "big" dall'estero: Bojan Krkic. Su di lui scommette Luis Enrique e, dopo le ultime prove, anche i tifosi della Roma sembrano convinti: tecnica, piedi raffinati, dribbling e due traverse, nella grigissima preseason romanista. "I gol li tengo per il campionato", giura. Intanto, anche a Valencia, ha rischiato l'aggressione di tifosi e qualche ragazzina pronti a fare a pugni per fotografarlo. Neanche fosse una rockstar, ruolo decisamente più consono a un altro sbarco romano: Djibril Cissé. Cresta colorata, tatuaggi, il cortile di Formello già invaso dai suoi bolidi su quattro ruote, eccentrici quanto lui. Che, in Italia, cerca l'ultimo rilancio nel grande calcio. In Francia prima e Grecia poi ha segnato un abisso con gli avversari. Non in Premier, con Liverpool e Sundeland. Per Reja è già indispensabile, il tecnico lo impiega alla Eto'o, lui - centravanti da sempre - si applica facendo quello che sa fare meglio: i gol.
RAMPA DI LANCIO - A Milano, le novità sono spesso costrette a guardare. Potrebbe andare diversamente all'olandese Luc Castaignos, classe '92 acquistato dall'Inter a gennaio e atteso fino a giugno. In patria è già per tutti l'erede di Herny. Paragone esagerato, anche se la rete realizzata contro il Celtic ha già costretto qualcuno a stropicciarsi gli occhi. Nel dialogo con Branca per Eto'o, gli emissari dell'Anzhi hanno chiesto notizie anche su di lui. A cifre diverse, almeno per ora. In nerazzurro è sbarcato anche un argentino capace di far impazzire di gioia i supporters del Velez. Ricky Alvarez? No, il suo ex compagno Maxi Moralez, atterrato non a Milano ma a Bergamo: l'Atalanta, lo ha prelevato per 5 milioni proprio mentre la bufera calcio scommesse travolgeva il simbolo Doni. Meno pubblicizzato dell'ex compagno, nell'ultima stagione è stato certamente più determinante nella conquista del Clausura.
SPERANZE - A volte ritornano. E a Parma sanno bene come fare: sulla scia di Giuseppe Rossi, il presidente Ghilardi ha riportato a casa la stellina dell'Under 21, Fabio Borini. Dal Bologna era emigrato a 16 anni per il Chelsea: dopo una stagione positiva con lo Swansea (6 reti e promozione), il ritorno a costo zero in Italia. Primo atto: la rete decisiva per "salvare" gli azzurrini contro la Svizzera. Classe, muscoli, qualche gol. Bentornato. Un ritorno, anche se solo alle origini, anche quello di Lucas Pratto, argentino di 23 anni ma con passaporto italiano e un fisico da corazziere. In Patria lo chiamano "Cammello" paragonandolo a Martin Palermo. Preziosi lo ha portato al Genoa dopo il campionato con l'Universidad Catolica, ha acquistato il cartellino dal Boca per meno di 2 milioni. Fino ad oggi, in Liguria, meglio dei più reclamizzati Ze Eduardo e Birsa: lui, il suo gol, lo ha già marcato.
SCOMMESSE - Dal Sudamerica arriva anche Lucas Muriel: cannoniere (4 reti) del mondiale under 20 con la Colombia, a Udine non hanno creduto in lui come nuovo Sanchez. A Lecce, dove è arrivato in prestito dopo il flop di Granada, può esplodere. Già offre ampie garanzie, invece, il serbo Zelijko Brkic, altro prestito dell'Udinese, che lo acquistato dal Vojvodina prima di girarlo al Siena. In 28 gare dell'ultimo campionato, solo 13 reti incassate: non sarà Stekelenburg, ma offre affidabilità. Dote che, a Cagliari, chiedono al 23enne Moestafa El Kabir: uno che a livello giovanile, tra i 15 e i 20 anni ha cambiato tre squadre. Ritmo mantenuto anche nel calcio professionistico, collezionando in 2 anni le maglie di Nec e Mjallby, prima di sposare il rossoblu sardo. In campo, ritmi da mediano (dieci ammonizioni, 2 rossi, tante litigate) e regolarità tutt'altro che garantita sotto porta: 15 reti in 18 mesi, sono poche anche per chi vuole abbandonarsi ai sogni d'estate.