Olsen, l'addio di Pastore e il rebus attacco: Tiago Pinto deve fare cassa per la Roma
Sono giorni molto intensi per il responsabile dell'area tecnica della Roma Tiago Pinto, alle prese con la definizione di quelle situazioni che possono dare un impulso molto importante al mercato in entrata del club giallorosso. Il dirigente portoghese è in stretto contatto con José Mourinho per decidere le sorti di quei calciatori che rientreranno dai prestiti o per quegli elementi dell'attuale organico che non rientrato nel nuovo progetto. Da Olsen a Pastore, passando per Santon, Fazio e Pastore e finendo con Nzonzi, Under e Kluivert, il lavoro non mancherà certo da qui alle settimane a venire.
FARE CASSA - La missione data dai Friedkin a Tiago Pinto è quella di provare a monetizzare il più possibile dagli esuberi, per avere maggiore libertà di azione quando si tratterà di consegnare a Mourinho i rinforzi desiderati. Robin Olsen è reduce da una stagione da titolare all'Everton e nelle scorse settimane tutto lasciava immaginare un riscatto certo da parte del club inglese, prima che l'addio improvviso di Carlo Ancelotti e la ricerca di un suo sostituto facesse scivolare la definizione del suo futuro nella lista delle priorità. Il numero uno svedese resta comunque in uscita, visto che lo Special One preme per avere il connazionale Rui Patricio e in rosa ci sono già Pau Lopez e Fuzato. Verso l'addio ci sono anche calciatori che hanno goduto di poca considerazione nelle ultime stagioni come Santon, Fazio e soprattutto Florenzi (che non sarà confermato dal Paris Saint-Germain), mentre i prossimi giorni potrebbero regalare importanti a proposito di Javier Pastore.
ADDIO FLACO - Un'avventura alla Roma costellata da tantissimi problemi fisici e da pochissime apparizioni in campo, con un ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione - fino al 2024 - che pesano notevolmente sulle casse giallorosse. Il Flaco vorrebbe restare in Europa prima di fare ritorno nella sua Argentina, ma dipenderà ovviamente dalle eventuali offerte che dovessero presentarsi: quel che è certo è che la Roma è intenzionata a terminare anticipatamente il rapporto e le parti sono al lavoro per raggiungere un'intesa per quanto riguarda la buonuscita. In mezzo al campo, è pronto a fare nuovamente le valigie Steven Nzonzi, reduce da un'annata positiva in Francia con la maglia del Rennes, che ne valuta l'acquisto a titolo definitivo ed è in lizza col Benfica. La sua valutazione è di 7 milioni di euro.
REBUS ATTACCO - Spazio infine al rebus del reparto d'attacco, dove nessuno ha la certezza di essere confermato. Borja Mayoral è piaciuto nel ruolo di vice Dzeko, ma servono 15 milioni di euro per riscattarlo dal Real Madrid: un investimento piuttosto oneroso di questi tempi e non è da escludere che i due club possano presto incontrarsi per ridiscutere cifre e formula. Per Dzeko sarà l'ennesima finestra di mercato di passione, dopo una delle stagioni più complicate della sua carriera: la Roma non chiude affatto le porte all'addio, ma l'ingaggio da 7,5 milioni netti, abbinato alla carta d'identità, è un ostacolo per tanti. Si cerca una nuova sistemazione per Carles Perez, mentre è tutto da scrivere il futuro di Cengiz Under e Justin Kluivert. José Mourinho è intenzionato a visionarli in ritiro prima di prendere una decisione definitiva: la giovane età rappresenta un potenziale incentivo per eventuali club interessati a investire, ma in un'estate in cui ci sarà pochissimo spazio per le "follie" di mercato il loro rientro alla base potrebbe rappresentare per loro e per la Roma una nuova opportunità.
FARE CASSA - La missione data dai Friedkin a Tiago Pinto è quella di provare a monetizzare il più possibile dagli esuberi, per avere maggiore libertà di azione quando si tratterà di consegnare a Mourinho i rinforzi desiderati. Robin Olsen è reduce da una stagione da titolare all'Everton e nelle scorse settimane tutto lasciava immaginare un riscatto certo da parte del club inglese, prima che l'addio improvviso di Carlo Ancelotti e la ricerca di un suo sostituto facesse scivolare la definizione del suo futuro nella lista delle priorità. Il numero uno svedese resta comunque in uscita, visto che lo Special One preme per avere il connazionale Rui Patricio e in rosa ci sono già Pau Lopez e Fuzato. Verso l'addio ci sono anche calciatori che hanno goduto di poca considerazione nelle ultime stagioni come Santon, Fazio e soprattutto Florenzi (che non sarà confermato dal Paris Saint-Germain), mentre i prossimi giorni potrebbero regalare importanti a proposito di Javier Pastore.
ADDIO FLACO - Un'avventura alla Roma costellata da tantissimi problemi fisici e da pochissime apparizioni in campo, con un ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione - fino al 2024 - che pesano notevolmente sulle casse giallorosse. Il Flaco vorrebbe restare in Europa prima di fare ritorno nella sua Argentina, ma dipenderà ovviamente dalle eventuali offerte che dovessero presentarsi: quel che è certo è che la Roma è intenzionata a terminare anticipatamente il rapporto e le parti sono al lavoro per raggiungere un'intesa per quanto riguarda la buonuscita. In mezzo al campo, è pronto a fare nuovamente le valigie Steven Nzonzi, reduce da un'annata positiva in Francia con la maglia del Rennes, che ne valuta l'acquisto a titolo definitivo ed è in lizza col Benfica. La sua valutazione è di 7 milioni di euro.
REBUS ATTACCO - Spazio infine al rebus del reparto d'attacco, dove nessuno ha la certezza di essere confermato. Borja Mayoral è piaciuto nel ruolo di vice Dzeko, ma servono 15 milioni di euro per riscattarlo dal Real Madrid: un investimento piuttosto oneroso di questi tempi e non è da escludere che i due club possano presto incontrarsi per ridiscutere cifre e formula. Per Dzeko sarà l'ennesima finestra di mercato di passione, dopo una delle stagioni più complicate della sua carriera: la Roma non chiude affatto le porte all'addio, ma l'ingaggio da 7,5 milioni netti, abbinato alla carta d'identità, è un ostacolo per tanti. Si cerca una nuova sistemazione per Carles Perez, mentre è tutto da scrivere il futuro di Cengiz Under e Justin Kluivert. José Mourinho è intenzionato a visionarli in ritiro prima di prendere una decisione definitiva: la giovane età rappresenta un potenziale incentivo per eventuali club interessati a investire, ma in un'estate in cui ci sarà pochissimo spazio per le "follie" di mercato il loro rientro alla base potrebbe rappresentare per loro e per la Roma una nuova opportunità.