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Da Mister 20 milioni a ultima scelta: Bertolacci, ora che fai?
Il classe '91 ora è ai box. Una stagione che di fatto per il centrocampista di Montella non è mai iniziata. 5 minuti contro il Torino: il tempo di calpestare il prato di San Siro, respirare lo scetticismo dell'intero pubblico e scontrarsi con l'ennesimo infortunio muscolare. Un lungo stop, la riabilitazione (e la playstation con l'amico Florenzi a Villa Stuart) e un recupero continuo. Ieri Bertolacci si è allenato a parte e la data del rientro rimane ancora avvolta nel mistero.
Situazione strana quella dell'ex Lecce, Genoa e Roma: doveva essere il fiore all'occhiello del centrocampo, ora è ultimo, per forza di cose, nelle gerarchie di Montella. E lo sarà anche quando rientrerà. Sì, perché alla voce mezzali c'è un Kucka insostituibile per quantità, forza, corsa e carattere; c'è un Bonaventura capace sempre di prendersi sulle spalle l'intero peso della manovra; c'è un Pasalic in rampa di lancio e che sembra aver stregato il tecnico; c'è il Principito Sosa che, nonostante le prove tutt'altro che brillanti, porta un minimo di qualità e personalità; c'è un Poli che per spirito di sacrificio e duttilità viene preso in considerazione; infine c'è il rientrante Mati Fernandez, pupillo da sempre dell'allenatore campano. Il caso Pasalic insegna che entusiasmo e lavoro premiano sempre, ma ora c'è una montagna da scalare per chi arrivò prima di tutti gli altri. E ora si trova ultimo.