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Da migliore all'Europeo ai fischi di Milano e il flop col Psg: Donnarumma, Palermo e Nazionale per ripartire
I FISCHI DI MILANO - La Nazionale, per dimenticare il passato anche se per lui, uno dei dispiaceri più importanti di questa annata è arrivato proprio in Azzurro. Per molti la Nations League non rappresenta un torneo di grande peso e spessore, eppure proprio nel corso della gara contro la Spagna (poi persa per 2-1) giocata a San Siro lo scorso ottobre, Donnarumma ha subito 90 minuti di insulti e fischi da parte dei propri tifosi, perlopiù milanisti traditi dal suo addio a parametro zero e a cui poco ha importato che Gigio indossasse in quella sera la maglia dell'Italia e non quella del PSG o di qualche altra squadra "rivale".
DA RECORD - Errori e critiche che fanno sembrare lontanissimo quell'11 luglio 2021 quando, con l'Italia campione d'Europa a Wembley, fu eletto non solo miglior portiere, ma addirittura miglior giocatore dell'intero Europeo. Mancini non ha mai smesso di credere che Donnarumma sia quello ammirato quest'estate e non quello che ha forse subito la pressione mediatica degli ultimi tempi. Scendendo in campo questa sera contro la Macedonia del Nord diventerà il secondo giocatore per minutaggio più utilizzato da Mancini da quando è ct dell'Italia e la scelta della FIGC di una Palermo che si aspetta infuocata, mira proprio ad evitare altre incomprensioni come quelle di Milano. Gigio è sereno, in ritiro scherza con tutti, fa gruppo con gli amici di una vita come Immobile, Verratti e Insigne e non mostra segnali di debolezza. Anzi è pronto a tornare quello degli Europei, da trascinatore di un gruppo che non può fallire l'accesso ai Mondiali