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Da Lipsia la conferma: l'Atalanta è la miglior italiana in Europa. Ma il ritorno a Bergamo è un problema
Per la qualificazione tutto rinviato a Bergamo, dove quest’anno la Dea ha collezionato diversi passaggi a vuoto, ma l’uno a uno ha dato fiducia ai nerazzurri. A Lipsia è arrivata a 20 tiri e solo una volta in trasferta in Europa League ne aveva fatti di piú (22 contro l’Everton il 23 novembre 2017). E’ tornato anche Zapata e pure il suo rientro, in vista della nuova sfida fra sette giorni, è un punto a favore per l’Atalanta.
SUBITO IL GIALLO - Non era iniziata bene per l’Atalanta. Dopo meno di 3 minuti, giallo a Palomino per il primo fallo della partita su Nkunku, l’attaccante più temibile del Lipsia. Dopo altri cento secondi, altro fallo di Palomino sullo stesso Nkunku. Per lo schieramento e l’impostazione scelta da Gasperini poteva essere un handicap non da poco, ma Palomino non si è più fatto sorprendere e soprattutto non si è fatto condizionare dall’ammonizione. In Germania, l’Atalanta si è messa con la difesa a 4 e con le solite marcature a uomo: Demiral ha cancellato subito Andre Silva, De Roon ha spinto fuori dal gioco Dani Olmo, Palomino aveva il cliente più scorbutico e prima di prenderne le misure ha rischiato. Modulo 4-2-3-1, con Pasalic largo a sinistra, Pessina a destra, Koopmeiners al centro su Kampl e infine Freuler, l’elemento tattico a cui non si può rinunciare, sul versante di sinistra doveva assorbire i tagli al centro di Henrichs e al tempo stesso controllare Laimer, il giocatore più in forma dei tedeschi reduce dalla doppietta di Dortmund contro il Borussia.
IL GIOIELLO DI MURIEL - Atalanta e Lipsia, mantenendo sempre un ritmo sostenuto, hanno giocato anche sull’errore dell’avversario, ma nessuna delle due riusciva a prendere il sopravvento. Fino a quando quel fenomeno di Muriel non ha estratto il suo gioiello, spaccando l’equilibrio della gara. Minuto 16: passaggio quasi banale di Zappacosta per il colombiano, fuori area sulla sinistra. Il 9 dell’Atalanta si è acceso in un attimo, col primo spunto ha saltato Klostermann e Henrichs passando in mezzo ai due, ha fatto il taglio in area e mentre Orban accorciava ha mollato un destro da fantascienza sul secondo palo. Gol meraviglioso.
I PALI - Sulla scia di quella prodezza Muriel è andato subito dopo a un passo dalla doppietta: diagonale fuori di niente. Nell’Atalanta funzionava quasi tutto bene, l’unico difetto stava in qualche palla persa con leggerezza. Come quella che Olmo, mai affacciato in partita fino a quel momento, ha soffiato a Pessina, in fondo all’azione l’ex milanista Andre Silva ha centrato il palo. Il Lipsia attaccava quasi sempre a destra ignorando a lungo Angelino, l’uomo-cross di sinistra. La squadra di Gasperini controllava senza problemi e all’ultimo minuto del primo tempo ha pareggiato il conto dei pali con un’altra azione da applausi: Zappacosta, De Roon, Koopmeiners, Pasalic, Freuler, Pasalic, tutto in verticale con quelli del Lipsia sempre fuori tempo, per la sua bellezza un’azione così avrebbe meritato il gol.
DAL RIGORE ALL’1-1 - Subito due iniziative dell’Atalanta a inizio ripresa, stava meglio del Lipsia. Che ha avuto però un sussulto poco prima del quarto d’ora: sterzata secca in piena area di Nkunku e Demiral, fino a quel momento micidiale nelle chiusure, negli anticipi e nell’uno contro uno, è entrato in ritardo e l’ha toccato. Oliver era proprio lì e ha fischiato un giusto rigore. Sul dischetto il criticato (anche dal suo allenatore) Andre Silva, Musso ha respinto il tiro e anche il successivo colpo di testa di Orban. Pericolo scongiurato, sembrava. In effetti era solo un’impressione e perdipiù sbagliata perché pochi secondi dopo il Lipsia ha pareggiato: primo cross da sinistra di Angelino, Zappacosta ha cercato di anticipare Orban e ha battuto Musso.
IL RITORNO DI ZAPATA - Il secondo tempo stava superando il primo sia sul piano atletico che su quello tecnico. Gasperini non ha perso tempo e ha dato inizio ai cambi, partendo da Duvan Zapata (al posto di Muriel) al ritorno in campo dopo due mesi e ovviamente non al meglio della condizione. Dentro anche Boga e Scalvini per Pessina e Pasalic. Koopmeiners è andato a sinistra, Boga a destra, Scalvini ha potenziato il centrocampo. Le sostituzioni hanno avuto effetto immediato sull’Atalanta: palla-gol di Scalvini (al debutto in Europa, ma che personalità!) al limite dell’area piccola con tiro alto e palo pieno di Koopmeiners. La Dea sfondava a sinistra con Boga che da quella parte stava scatenando il suo dribbling. Si è fatto male Freuler, è entrato Miranchuk alle spalle di Zapata. Anche Tedesco ha cercato di alzare la qualità con Szoboszlai, che a 10' dalla fine ha centrato la traversa con un colpo di testa. Pure il conto dei legni era pari. L’Atalanta non ha smesso di attaccare, ma nel finale ha rischiato per due volte di prendere gol. Prima in contropiede ancora con Szoboszlai (deviazione in angolo di Musso), poi Mukiele (entrato da poco al posto di Henrichs) in mischia con un tiro respinto sulla linea di porta da Demiral con Musso battuto. E ancora Atalanta con l’ultima conclusione della gara di Koopmeiners deviata in angolo. Il secondo tempo è stato bellissimo.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Lipsia-Atalanta 1-1 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 17' p.t. Muriel (A), 13' s.t. aut. Zappacosta (A)
Assist: 17' s.t. Zappacosta (A)
Lipsia (3-5-2): Gulacsi, Gvardiol (28' s.t. Halstenberg), Orban, Klostermann, Angelino, Kampl, Laimer, Henrichs (41' s.t. Mukiele), Olmo (28' s.t. Szoboslai), Nkunku (42' s.t. Novoa), Andre Silva (17' s.t. Forsberg). All. Tedesco.
Atalanta (3-4-1-2): Musso, de Roon, Demiral, Palomino, Hateboer, Koopmeiners, Freuler (22' s.t. Freuler), Zappacosta (44' s.t. Pezzella), Pessina (16' s.t. Scalvini), Pašalić (16' s.t. Boga), Muriel (16' s.t. Zapata). All. Gasperini.
Arbitro: Michael Oliver (FRA).
Ammoniti: 3' p.t. Palomino (A), 6' s.t. Gvardiol (L), 40' s.t. Halstenberg (L)