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    Da Kalinic alla 'caccia' alla spia: per Gattuso il gruppo è tutto

    Da Kalinic alla 'caccia' alla spia: per Gattuso il gruppo è tutto

    • Federico Zanon
    Il gruppo, prima di tutto. Fondamentale per trovare la continuità che serve, per non perdere contatto con chi insegue l'Europa che conta. Gennaro Gattuso è sempre stata una persona leale e schietta, da giocatore prima, da allenatore poi. Crede e pretende il rispetto dei ruoli e delle regole, sa quanto è importante avere uno spogliatoio unito, che lo segue, che lotta per lo stesso obiettivo. Solo se c'è armonia possono arrivare i risultati, solo remando nella stessa direzione, tutti insieme, si possono raggiungere gli obiettivi. Non c'è individualità che tenga, l'insieme ha più importanza del singolo, non sono previste eccezioni.

    FAMIGLIA - Da questo gruppo, in quest'ottica, Gattuso ha avuto risposte positive, di questo gruppo si fida, un pensiero ribadito oggi in conferenza stampa: "Quando una squadra si allena con grande impegno e professionalità, quando rispetta le regole e sta bene insieme. Calhanoglu ieri ha scritto che siamo una famiglia, questo ti fa capire che ambiente c'è nello spogliatoio". Tutti uniti, da Higuain ad Antonio Donnarumma, nel rispetto dei compagni e dell'allenatore.

    SPIA -
    Se qualcuno dovesse sbandare capitan Gattuso è pronto a rimetterlo in riga: "Se ci sono ragazzi che si comportano male come l'anno scorso con Kalinic intervengo, ma ora non posso dire nulla". Poi un avviso: "Prima che vado via da qua voglio sapere chi fa la spia e dà le informazioni ai giornalisti". Il messaggio è chiaro, il gruppo Milan conta più di tutto, a capo del gruppo c'è Gattuso. Chi non lo accetta è fuori.

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