Getty Images

Da ius soli a ius culturae, riparte la legge per dare cittadinanza a figli di immigrati. Salvini: 'Povera Italia'
Il presidente della commissione Giuseppe Brescia (Movimento 5 Stelle) ha spiegato: "Siamo ancora all'inizio. Serve una discussione che metta all'angolo propaganda e falsi miti, guardi in faccia la realtà e dia un segnale positivo a chi si vuole integrare".
Immediati i consensi da parte del PD (l'ex segratario Maurizio Martina: "Occorrono tempi certi per portare a casa il risultato", il capogruppo al Senato Andrea Marcucci: "Giusto portare finalmente all’approvazione lo ius culturae") e della Chiesa. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha dichiarato: "Lo ius culturae è da promuovere perché l’integrazione, senza il riconoscimento da un punto di vista normativo, sarebbe un contenitore vuoto. Accogliere è un dovere fondamentale ma se poi non si integra, non si forma, e non si porta una persona anche alla cittadinanza, resta un guscio vuoto. Non basta essere nati in un suolo. La cittadinanza va costruita, è frutto di integrazione, di un accompagnamento".
Contrario il leader leghista Matteo Salvini: "La Lega si batterà contro lo ius soli, comunque lo chiamino, contro la cittadinanza facile, senza se e senza ma. Se questa è la priorità del governo, povera Italia".