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    Da incubo a idea: Milan, riecco Berardi

    Da incubo a idea: Milan, riecco Berardi

    • Marco Demicheli
    Quando vede rossonero, si trasforma in un toro: Sassuolo-Milan è sempre una partita speciale per Domenico Berardi. Tante le storie, gli aneddoti e i retroscena che legano Mimmo al club di via Aldo Rossi. Intrecci che vanno dal campo, dove spesso Berardi ha fatto male ai tifosi milanisti, al mercato, con un affare sfiorato in diverse occasioni, ma per ora mai celebrato.

    INCUBO ROSSONERO - Sono ben otto i gol segnati da Berardi al Milan in altrettante sfide di campionato, con due notti speciali, entrate di diritto nell'album dei ricordi che Mimmo racconterà poi a figli e nipoti. La prima è datata 12 gennaio 2014: per il classe '94 (e per il giovane Sassuolo di Eusebio Di Francesco) è la prima stagione in Serie A e i neroverdi battono clamorosamente Balotelli e compagni al Mapei Stadium. Finisce 4-3 con addirittura un poker dell'esterno calabrese, un risultato che costa la panchina a un certo Massimiliano Allegri. La seconda, invece, è di un anno e mezzo dopo: 17 maggio 2015, altra vittoria - sempre a Reggio Emilia - per il Sassuolo sul Milan, altro successo firmato Berardi: finisce 3-2, con tripletta del numero 25.

    TENTAZIONE DI GATTUSO - Dal campo al mercato, dove Domenico tante volte è stato vicino al Milan. L'ultima la scorsa estate: contatti fitti sull'asse Sassuolo-Milano, con Giovanni Carnevali, amministratore delegato neroverde, che chiede con insistenza Manuel Locatelli a Massimiliano Mirabelli, allora direttore sportivo rossonero. Durante questi colloqui, esce proprio il nome di Berardi, talento che piace sia al ds che a Rino Gattuso, conterranei del classe '94 e intrigati dall'idea di farlo finalmente esplodere. La rivoluzione estiva in via Aldo Rossi, con Leonardo a prendere il posto di Mirabelli, ha poi fatto sfumare tutto, almeno per il momento. Perché quando Mimmo vede rossonero si trasforma, il Milan lo sa bene

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