Da idolo a modello: il Bernardeschi 2.0 è la prima vittoria di Ronaldo alla Juve
PRIMA EROE - Era infatti il 16 agosto 2014 quando, a Varsavia, la Fiorentina guidata da Vincenzo Montella batteva in amichevole il Real Madrid di Carlo Ancelotti, fresco vincitore della Decima Champions League: 2-1 in rimonta, con gol in apertura proprio di CR7 (l'abitudine...) e reti viola di Mario Gomez e Marcos Alonso. In quella notte, un 20enne Bernardeschi, tornato alla base dopo il prestito al Crotone, era entrato al 77esimo minuto al posto di Babacar, ma aveva vissuto il momento più emozionante della serata negli spogliatoi, dove aveva chiesto una foto (poi postata su Instagram) al suo idolo: proprio Ronaldo.
ORA COMPAGNO... - Un'altra vita, appunto. Perché oggi Cristiano non è - o almeno non è solo - l'idolo di Federico, ma ne è diventato un compagno di squadra molto speciale. Una prima dimostrazione si era avuta mercoledì scorso, quando dopo il cartellino rosso mostratogli da Brych nella serata amara di Valencia, il campione portoghese era stato consolato proprio dal numero 33: "Sei il numero uno, sei il numero uno", le parole usate dall'ex Fiorentina. La conferma è arrivata, appunto, durante Frosinone-Juve e al termine della gara, con quell'abbraccio che ha mostrato il grande feeling che si è creato tra i due.
... E MODELLO - Bernardeschi in Ronaldo ha trovato anche una fonte d'ispirazione, l'esempio giusto per compiere il salto di qualità che lo ha portato, a un anno dal suo arrivo a Torino, a diventare fondamentale nello scacchiere di Allegri, che rinuncia sempre meno alle sue qualità. Come CR7, Berna ha fatto installare una palestra nella propria abitazione nel capoluogo piemontese, per proseguire gli allenamenti anche lontano dai campi della Continassa. Una scelta che ha portato i suoi risultati, vista la crescita muscolare avuta. Il vero scatto, però, è stato nella testa: "Ha capito come si fa a stare in una grande squadra", ha spiegato ieri lo stesso Allegri; ovvero, dando il cento per cento sempre, in ogni partita e in ogni allenamento. Una filosofia che ha portato Cristiano Ronaldo a vincere cinque Palloni d'Oro, cinque Champions League, un Europeo e svariati altri premi: il miglior esempio possibile per un ex 20enne, che come tutti i suoi coetanei voleva semplicemente una foto con il suo idolo e ora si allena al suo fianco, ogni giorno.