Da Guarin e Draxler a Witsel: la Juve e la maledizione del centrocampista
Sta diventando un'ossessione, quasi una maledizione quella della Juventus per il centrocampista di spessore internazionale che nell'ottica di Marotta e Paratici (e ovviamente di Massimiliano Allegri) dovrebbe essere l'ultimo tassello per fare quel salto di qualità che consenta di giocarsela alla pari con le grandi del calcio europeo. Ma da due anni a questa parte, i piani bianconeri per completare la mediana sono regolarmente saltati. Cominciò tutto nel gennaio 2014 con Guarin destinato a trasferirsi dall'Inter alla Juve e il percorso inverso designato per Vucinic, ma il "veto" imposto dalla tifoseria nerazzurro fece saltare un'operazione definita in ogni dettaglio.
DA DRAXLER A HERNANES - Di nomi ne sono circolati parecchi attorno alla formazione campione d'Italia nelle ultime finestre di mercato, clamorose sono state le modalità che hanno portato al naufragare di alcune trattative che sembravano destinate ad una felice conclusione. Basti pensare all'estate 2015 e all'affare Draxler, col lungo corteggiamento alla famiglia e i viaggi in Germania, salvo poi scontrarsi col muro opposto proprio dal club della Ruhr e la preferenza del giocatore per la permanenza in Bundesliga e l'opzione Wolfsburg. Al suo posto arrivo Hernanes e anche a causa delle prestazioni del brasiliano quella beffa non è stata ancora digerita. Una storia destinata purtroppo a ripetersi pochi mesi fa. E' vero, arriva Pjanic a inizio mercato, gli arrivi di Dani Alves e Pjaca e il colpaccio Higuain hanno trasmesso un entusiasmo che nemmeno l'addio di Pogba aveva raffreddato, proprio perchè la convinzione di tutti è che un altro regalo per il centrocampo sarebbe stato fatto entro la fine di agosto.
MATUDII E WITSEL - La strategia per assicurarsi uno tra Matuidi e Witsel è più o meno la medesima dell'annata precedente, strappare il via libera del calciatore e del suo entourage per provare a spuntare uno sconto. Operazione fallita anche stavolta, perchè sia il Paris Saint Germain che lo Zenit sono club con un'enorme disponibilità economica e che difficilmente scendono a patti quando si tratta di cedere. La Juve è rimasta così ancora una volta senza la classica ciliegina sulla torta e in vista di gennaio le avvisaglie sul fronte Witsel (l'idea di prenderlo a 6-7 milioni vista la scadenza di contratto a giugno non piace ai russi) non sono delle migliori, tanto da spingere i dirigenti bianconeri a vagliare alternative almeno di pari livello (Kessié dell'Atalanta piace ma sarà via un mese da gennaio a febbraio, Tolisso costa molto e non potrebbe giocare la seconda fase di Champions). Una missione tutt'altro che semplice ma obbligata, considerando che a gennaio la Juve perderà Asamoah e Lemina per la Coppa d'Africa e numericamente Allegri si troverà un reparto insufficiente. Non è ancora un'ossessione e nemmeno una maledizione, ma la Juve cerca ancora il suo centrocampista e stavolta non sono ammessi errori.
DA DRAXLER A HERNANES - Di nomi ne sono circolati parecchi attorno alla formazione campione d'Italia nelle ultime finestre di mercato, clamorose sono state le modalità che hanno portato al naufragare di alcune trattative che sembravano destinate ad una felice conclusione. Basti pensare all'estate 2015 e all'affare Draxler, col lungo corteggiamento alla famiglia e i viaggi in Germania, salvo poi scontrarsi col muro opposto proprio dal club della Ruhr e la preferenza del giocatore per la permanenza in Bundesliga e l'opzione Wolfsburg. Al suo posto arrivo Hernanes e anche a causa delle prestazioni del brasiliano quella beffa non è stata ancora digerita. Una storia destinata purtroppo a ripetersi pochi mesi fa. E' vero, arriva Pjanic a inizio mercato, gli arrivi di Dani Alves e Pjaca e il colpaccio Higuain hanno trasmesso un entusiasmo che nemmeno l'addio di Pogba aveva raffreddato, proprio perchè la convinzione di tutti è che un altro regalo per il centrocampo sarebbe stato fatto entro la fine di agosto.
MATUDII E WITSEL - La strategia per assicurarsi uno tra Matuidi e Witsel è più o meno la medesima dell'annata precedente, strappare il via libera del calciatore e del suo entourage per provare a spuntare uno sconto. Operazione fallita anche stavolta, perchè sia il Paris Saint Germain che lo Zenit sono club con un'enorme disponibilità economica e che difficilmente scendono a patti quando si tratta di cedere. La Juve è rimasta così ancora una volta senza la classica ciliegina sulla torta e in vista di gennaio le avvisaglie sul fronte Witsel (l'idea di prenderlo a 6-7 milioni vista la scadenza di contratto a giugno non piace ai russi) non sono delle migliori, tanto da spingere i dirigenti bianconeri a vagliare alternative almeno di pari livello (Kessié dell'Atalanta piace ma sarà via un mese da gennaio a febbraio, Tolisso costa molto e non potrebbe giocare la seconda fase di Champions). Una missione tutt'altro che semplice ma obbligata, considerando che a gennaio la Juve perderà Asamoah e Lemina per la Coppa d'Africa e numericamente Allegri si troverà un reparto insufficiente. Non è ancora un'ossessione e nemmeno una maledizione, ma la Juve cerca ancora il suo centrocampista e stavolta non sono ammessi errori.