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    Da Gattuso a Gazidis, il piano del Milan per convincere la Uefa

    Da Gattuso a Gazidis, il piano del Milan per convincere la Uefa

    Tre mesi decisivi, dentro e fuori dal campo. Il Milan ha bisogno di certezze per il futuro e si sta muovendo per averle. In primis Elliott, impegnato in un progetto della durata di 3-5 anni, che ha iniziato a investire nel club. Come scrive il Corriere della Sera ieri il fondo proprietatio del Milan ha comumincato di aver trasformato i bond, emessi sulla Borsa di Vienna all’epoca della vecchia proprietà, in un prestito soci (a tasso zero) in conto futuri aumenti di capitale: ciò significa che il Milan non ha più debiti verso terzi, ma, al momento, a bilancio ha ancora 120 milioni di debiti verso il socio (Elliott), che però non li riscuoterà ma li metterà a disposizione con un futuro aumento di capitale.
     
    L'obiettivo è quello di ridare stabilità finanziaria al club, una parte importante del dossier che verrà presentato alla Uefa, la quale, come da indicazione del Tas, dovrà definire una sanzione disciplinare proporzionata dopo l’annullamento della squalifica. Per convincere il massimo organo calcistico europeo serviranno altri argomenti soprattutto sul fronte ricavi. In quest'ottica il ruolo del nuovo amministratore delegato Ivan Gazidis, in carica dal primo dicembre, è fondamentale. Servono nuovi sponsor, il cui avvento è legato alle vicende di campo: Gattuso lo sa, per la stabilità del Milan, a fine stagione deve arrivare la qualificazione alla prossima Champions League. E per centrarla serve iniziare a vincere con regolarità. 
     

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