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Da 'Falcon' a 'Capitan America', McKennie miglior giocatore degli States. E anima della Juventus
C'è un discorso, al termine di Avengers: Endgame che è indimenticabile. E che disegna un passaggio di consegne. Capitan America mette a posto le gemme nel passato, torna nel presente e...
Ciao Sam.
Qualcosa è andato storto o qualcosa è andato bene?
Sai, dopo aver messo a posto le Gemme, ho pensato forse provo un po' di quella vita di cui Tony mi aveva parlato.
Come ti è andata quella vita?
È stata bellissima.
Sono contento per te, davvero.
Grazie.
L'unica cosa che mi amareggia è di vivere in un mondo senza Captain America.
A proposito [gli dà il suo scudo] provalo. [Sam prova lo scudo] Come ti sembra?
Mi sembra di qualcun altro.
Non è così?
Grazie, farò del mio meglio.
Sam, in arte Falcon, raccoglie l'eredità di Capitan America. Uno che è sempre stato al fianco dell'eroe americano per eccellenza del mondo Marvel, uno che è sempre stato 'alla tua sinistra', uno che ha fatto sempre il suo senza prendersi le luci della ribalta, di colpo diventa il supereroe a stelle e strisce. E in un mondo parallelo, quello in cui il calcio regna sovrano, è quello che è capitato a Weston McKennie.
ANIMA DELLA JUVE - Il centrocampista della Juventus, arrivato anche un po' a sorpresa dallo Schalke 04 in estate, sta colpendo tutti: in gol nel derby con un colpo di testa, in gol al Camp Nou contro il Barcellona con una splendida girata al volo, un concentrato di forza, energia e spensieratezza che è diventato fondamentale per la squadra di Andrea Pirlo. Ce ne siamo accorti in Italia, se ne sono accorti anche dall'altra parte del mondo.
NESSUNO COME LUI - Sì, perché a vincere il miglior giocatore maschile americano del 2020 non è stato l'eroe designato Pulisic, o il nuovo terzino del Barça Dest, ma lui, il mediano che ai tanti tifosi bianconeri ricorda Davids e che da bambino sognava di debuttare in NFL, la lega professionistica del football americano. La storia ha poi preso un altro corso, che lo ha portato a inseguire un pallone rotondo e non ovale, che lo ha portato alla Juve e poi sul tetto d'America. Diventando il migliore d'America. Come Cap. O meglio, come Sam: lavorando nell'ombra, facendo il suo, restando fedele a sé stesso, mettendosi al servizio dei fuoriclasse, di fianco al top player. O meglio, 'alla tua sinistra'.
@AngeTaglieri88