Da Chiellini a Immobile, da Dzeko a Lukaku: domani tutti in campo? Il Pd contro il M5s, la resa del governo
Spadafora, in fondo, ha dimostrato intelligenza: solo gli stolti non cambiano idea, lo abbiamo sostenuto a suo tempo. Ma come si è arrivati a questo ribaltone? Al termine di un incredibile contrasto interno al governo. Il ministro ha infatti deciso di modificare radicalmente la sua posizione sugli allenamenti dei calciatori dopo che quattro regioni lo avevano scavalcato, autorizzando le sedute dei professionisti nei centri sportivi attraverso le loro ordinanze. A parte Solinas, eletto con il Partito sardo d’azione, si sono schierati contro la decisione dell’esecutivo addirittura tre governatori del Pd, alleato del M5s: Bonaccini (Emilia-Romagna), De Luca (Campania) e soprattutto Zingaretti (Lazio), che è anche segretario del Partito democratico. Poteva il governo andare contro il proprio alleato? E quale credibilità avrebbe avuto creando una simile disparità tra le varie squadre, in base alla regione di appartenenza? Pensate alla lotta scudetto: la Lazio si sarebbe allenata, la Juve e l'Inter no. Sarebbe stato normale?
La speranza è che il buon senso, d’ora in avanti, accompagni le decisioni del ministro Spadafora. Se ascolta più la logica che Malagò, presidente del Coni (anche lui anti-calcio), certamente limita le brutte figure.
@steagresti