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    Da Brozovic mezzala al recupero di Borja: come cambia l'Inter senza Barella

    Da Brozovic mezzala al recupero di Borja: come cambia l'Inter senza Barella

    All’Inter occorre trovare in fretta una soluzione: l’infortunio di Barella impone qualche riflessione ad Antonio Conte, che per almeno un mese dovrà fare a meno del centrocampista che gli garantiva pressing, recuperi e inserimenti. In rosa un altro simile non esiste. Anzi, un altro ci sarebbe, ma finora il tecnico salentino lo ha sempre utilizzato da regista. Parliamo ovviamente di Marcelo Brozovic, che in questo periodo d’emergenza potrebbe traslocare nel ruolo di Nicolò, questione di esigenze e priorità, anche se Conte ha diverse soluzioni da sviscerare. Ovviamente attendendo il recupero di Stefano Sensi, che sembra vicino al rientro, anche se almeno inizialmente andrà gestito.

    VECINO PER BARELLA - Conte ama studiare i dettagli, è un perfezionista, uno che sa trovare le giuste misure anche in base all’avversario che affronta. Per questo motivo non ci sarà una formazione tipo, li in mediana si ruoterà parecchio. Intanto Borja Valero contro il Torino ha dato una gran bella risposta e il tecnico salentino potrebbe anche decidere di regalargli un’altra chance. Ma, seppur lentamente, sta crescendo anche Vecino. Se l’uruguaiano darà garanzie, Conte non dovrà scervellarsi particolarmente nel comporre una linea mediana con l’ex Fiorentina a desta, Brozovic  al centro e Sensi a sinistra. Al momento è proprio questa la soluzione ritenuta ideale, chiaramente col pieno recupero di Sensi.

    LA SOLUZIONE TAMPONE - Qualche variazione al tema potrebbe esserci nelle prime partite, dato che Conte ha in mente un graduale rientro per Sensi, al fine di evitare l’errore commesso la prima volta, quando l’Inter ha forzato il rientro contro il Borussia e il calciatore è inciampato in una ricaduta. A quel punto potrebbe rivedersi la soluzione tampone di Torino, con Borja regista e Brozovic-Vicino a fare le mezzali. Ad Appiano Gentile non mancano le soluzioni, certo, tra titolari e riserve c’è molta differenza ma la mentalità inculcata da Conte spinge tutti ad andare oltre le proprie possibilità. La classifica ne è la dimostrazione, la Juventus, con una rosa di gran lunga più competitiva è lì a un solo punto.

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