Da Bonolis ad Antonello: Inter, per te è sempre Calciopoli! Juve, non è finita
Stesso giorno, medesima location, ore 22.35: la Juventus ha ribaltato il risultato e battuto l'Inter, mettendo forse la definitiva ipoteca sullo scudetto. Sugli spalti festeggiano i 10mila juventini al seguito della squadra, mentre gli altri defluiscono malmostosi dallo stadio, convinti di essere stati defraudati della vittoria.
In sintesi: avessero vinti, gli interisti erano pronti a celebrare questa vittoria come una delle imprese piu' leggendarie nella storia mondiale del football. Siccome hanno perso, eccoli pronti a dimostrare che questo e' stato l'ennesimo furto perpetrato a loro danno dalla solita Juve, aiutata da arbitri compiacenti. Non gliene va mai bene uno: prima Ceccarini, poi Tagliavento, poi Rizzoli, adesso Orsato.
Praticamente, un remake di Calciopoli, con un cast diverso ma il medesimo copione. "Il calcio cambia, ma certe cose no" e' stato sibillino l'ad nerazzurro Antonello. Un po' meno il tifoso vip Bonolis :"La Juve avrebbe dovuto essere radiata", e si risolveva la questione una volta per tutte.
Ecco, il vero problema ogni volta che l'Inter perde, non e' solo quello di far digerire la sconfitta agli interisti ma lo tsunami montato, puntualmente, da addetti ai lavori, dirigenti, giocatori e vippume nerazzurro su radio, tv, giornali, web affinché scoppi il caso.
Perché se c'è una cosa in cui gli interisti sono veramente abili e' dettare la linea, circuitarla sui mezzi d'informazione e scatenare il casino. Proprio quello che stanno facendo, tutti insieme appassionatamente, dalle 22.36 di sabato scorso senza soluzione di continuità. Una tattica studiata e che,a distanza di 20 anni, riesce ancora a far parlare dello scontro Iuliano/Ronaldo. E siccome i media hanno bisogno delle polemiche per vendere i loro prodotti, gli interisti gliene forniscono, a badilate.
Tra l'altro, girandogli materiale di prima scelta: una volta a fare rumore erano le interviste volanti rilasciate da Moratti sul marciapiede della Saras adesso le "dichiarazioni qualificate" le fanno i dirigenti attuali, come appunto l'ad Antonello, oppure il tecnico Spalletti ("questa sconfitta c'e' stata imposta") o i giocatori Brozovic ("il risultato e' stato frutto di cose che non c'entrano col campo") e Cancelo (che su Instagram ha messo un like ad un "Osato leggenda Juve"). A questi se ne aggiungeranno sicuramente altri, date tempo al tempo. Siamo solo all'inizio.
Ogni commento viene spesso accompagnato da un allegato: la foto dell'episodio chiave, oppure la lista degli episodi che hanno determinato la sconfitta. Ovviamente, tutti quelli a loro favore, e solo quelli. Gli altri verificatisi nella medesima partita, ma a favore dell'avversario, non contano.
Antonello ha tenuto a precisare che le loro valutazioni sono state fatte il giorno dopo, a freddo, affinché fossero ponderate e non il frutto di reazioni emotive. Non mi pare che i commenti a fine gara fossero tanto differenti da quelli fatti 48h dopo.
Per quanto mi riguarda, non ho nessuna difficoltà ad ammettere che Pjanic ha rischiato non poco il secondo giallo con quel contrasto volante su Rafinha, però nella mia personale "valutazione ponderata" inserisco pure le scalciate di Skriniar su Matuidi che avrebbero potuto concretizzarsi in un rigore, così come il dubbio contatto sempre tra Skriniar e Higuain prima della rete annullata alla Juve, e ancora il sacrosanto fallo ancora di Skriniar al limite dell'area su Higuain lanciato a rete. Pjanic e' rimasto in campo, Skriniar pure.
Ovviamente, le mie valutazioni "ponderate" verranno giudicate assurde e partigiane, quelle fatte da Antonello no. Come quelle di Brozovic, di Spalletti, di Ronaldo il Fenomeno, di Gigi Simoni, di Bonolis, di Zanetti etc.
Ed in questo risiede la vera forza dell'Inter: far breccia sul sentimento popolare, trovare sponde nei tifosi annidati nelle redazioni e scatenarli tutti contro il Babau bianconero. Una tattica piu' vincente di quelle adottate finora sul campo, dove sabato scorso - sportivamente parlando - l'Inter era riuscita a mettere in pesante difficoltà la Juventus e non avrebbe meritato di perdere.
Ma siccome ad Antonello piu' che di calcio interessa parlare di Calciopoli, gli consiglio allora una rilettura ponderata della relazione Palazzi del 2012. Ricordandogli che il rispetto e' dovuto a tutti, al suo club e ai suoi tifosi cosi come a tutte le altre squadre, Juventus compresa.