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    Da Bergwijn e De Paul a Chiesa: così cambiano le fasce dell'Inter tra Spalletti e Conte

    Da Bergwijn e De Paul a Chiesa: così cambiano le fasce dell'Inter tra Spalletti e Conte

    • Pasquale Guarro
    L’Inter sembra destinata ad Antonio Conte, la panchina di Spalletti è sempre in bilico nonostante la qualificazione in Champions sembri ormai ad un passo. Il cambio della guida tecnica rivoluzionerà molte cose ad Appiano Gentile, dall’approccio lavorativo al mercato, perché le idee dell’ex bianconero e quelle dell’attuale tecnico toscano sono diverse, per non dire opposte. Ausilio aveva impostato un certo tipo di mercato quando ancora la posizione di Luciano Spalletti sembrava salda: due esterni d’attacco e un mediano, queste le priorità del mister di Certaldo. Con Conte dovrebbe o potrebbe essere diverso, lo racconta il suo curriculum. Il tecnico salentino ama il gioco verticale, preferendo le due punte ai due attaccanti esterni, che invece ama impiegare Spalletti.

    Per questo motivo in Corso Vittorio Emanuele stanno riaggiornando le carte ed esaminando nuovi profili maggiormente adatti alle idee di quello che potrebbe essere il nuovo allenatore. A tal proposito rimane un dubbio: Conte stima gli esterni a tutto a fascia, uomini da sette polmoni, in grado di coprire l’intero rettangolo di gioco conservando lucidità in entrambe le fasi. Perisic potrebbe rientrare in questa categoria, ma Marotta segue con attenzione Federico Chiesa, più attaccante che centrocampista, più esterno che seconda punta. Che ruolo potrebbe avere l’esterno viola con Antonio Conte?



    Molto probabilmente serviranno quattro attaccanti, Dzeko potrebbe sostituire Icardi, Gli altri due sono Lautaro e Politano (che Conte userebbe da seconda punta, come ai tempi di Sassuolo), l’Inter ne cerca un altro. In corso Vittorio Emanuele e tempo di valutazioni: Ausilio valuterà ancora le piste Bergwijn, De Paul o sarà necessario guardare altrove? Anche a centrocampo saranno necessari altri innesti: Nainggolan potrebbe tornare a fare la mezzala pura, con Brozovic play e Barella a completare il reparto. Ma l’ex Cagliari è giovane e alla prima esperienza in una big, mentre Nainggolan non offre più ampie garanzie fisiche. Serve un altro titolare.

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