AFP/Getty Images
Da baby dei record a 'desaparecido' in Francia: Pellegri rivede la A, il Bologna lo studia
Se a 15 anni e 280 giorni metti per la prima volta piede su un campo di Serie A, mentre a 16 anni e 72 giorni realizzi il tuo primo gol tra i grandi e poco più tardi diventi il più giovane di sempre ad aver segnato una doppietta, vuol dire che l’etichetta di “predestinato” te la sei meritata pienamente meritata. Così si è presentato Pietro Pellegri nel calcio che conta, nella sua prima stagione in A con il Genoa, club che lo ha visto crescere e maturare calcisticamente parlando. Nel gennaio del 2017, il Monaco ha sborsato ben 31 milioni complessivi per battere la concorrenza della Juventus e assicurarsi le sue prestazioni, ma questi due anni vissuti nel Principato non sono stati propriamente rosei per il classe 2001. Ad inizio 2018 la pubalgia, poi l’inguine prima e la coscia poi lo hanno tenuto fuori dal campo praticamente per tutta la sua avventura francese. Fino ad oggi, infatti, ha totalizzato appena 6 apparizioni con i monegaschi.
RITORNO IN PATRIA – Il rammarico di aver lasciato andare all’estero un talento così puro, seppur “maledetto” dalla sorte che non ha risparmiato il suo fisico, ha spinto diversi club di Serie A scrivere il suo nome sui propri taccuini. Uno di questi è il Milan, che durante la scorsa estate aveva avuto contatti con il suo entourage, ma alla fine i rossoneri hanno optato per Rafael Leao. Discorso simile per la Lazio, che pure aveva pensato al nativo di Genova. A gennaio un sondaggio lo ha fatto il Bologna, ma alla corte di Sinisa Mihajlovic è sbarcato Musa Barrow. Oggi, però, l’interesse dei Felsinei sembra essersi riacceso: la situazione è complicata e non si sbloccherà prima di un mese, ma la “linea verde” che stanno tracciando gli emiliani, assieme alle ambizioni europee, potrebbe riaprire la porta al giovane attaccante, ammesso che il Monaco decida di lasciarlo andare. Al momento i francesi si oppongono, visto l’importante investimento che hanno ultimato per portarlo tra le mura del Principato due anni fa.
@ferdinandogagl3
RITORNO IN PATRIA – Il rammarico di aver lasciato andare all’estero un talento così puro, seppur “maledetto” dalla sorte che non ha risparmiato il suo fisico, ha spinto diversi club di Serie A scrivere il suo nome sui propri taccuini. Uno di questi è il Milan, che durante la scorsa estate aveva avuto contatti con il suo entourage, ma alla fine i rossoneri hanno optato per Rafael Leao. Discorso simile per la Lazio, che pure aveva pensato al nativo di Genova. A gennaio un sondaggio lo ha fatto il Bologna, ma alla corte di Sinisa Mihajlovic è sbarcato Musa Barrow. Oggi, però, l’interesse dei Felsinei sembra essersi riacceso: la situazione è complicata e non si sbloccherà prima di un mese, ma la “linea verde” che stanno tracciando gli emiliani, assieme alle ambizioni europee, potrebbe riaprire la porta al giovane attaccante, ammesso che il Monaco decida di lasciarlo andare. Al momento i francesi si oppongono, visto l’importante investimento che hanno ultimato per portarlo tra le mura del Principato due anni fa.
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