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D'Amico: 'Giovinco in Cina? L'offerta è importante'
Il botto di gennaio in Serie A chi l'ha fatto o lo farà da qui a domani sera?
“E' un mercato tranquillo rispetto agli anni scorsi. Non ho visto grandi colpi né penso che ci saranno in questi ultimi due giorni.
Quale considera un affare mancato?
“Non ce ne sono. Ancora una volta molto è nel segno della Juve e penso come fattore positivo che si stiano valorizzando i giovani italiani”.
Il talento italiano che reputa il vero uomo-mercato?
“Gagliardini sembrava un oggetto misterioso a Vicenza e guardate come è emerso. Io dico che la sorpresa è Gasperini guardando le difficoltà iniziali e lo sviluppo di uno straordinario lavoro. Un plauso lo faccio a Borriello che a giugno compirà 35 anni, ha segnato 10 gol senza rigori, ha classe ed è un prodotto italiano”.
C'è un nome da consigliare alla Juve per vederla ancora più forte in Europa?
“Deve rinforzarsi a centrocampo per vincere in Europa, anche se non è detto che bisogna essere necessariamente fortissimi come hanno dimostrato Liverpool e Milan quando hanno vinto la Champions non andando bene in campionato. La Juve era al top con Pogba due anni fa quando poi in finale trovò il Barcellona astronomico. La società bianconera non ha bisogno di consigli, sta facendo davvero grandi cose”.
Sebastian Giovinco resta a Toronto o va in Cina?
“Parleremo con il Toronto, bisogna approfondire la situazione e la volontà del ragazzo. L'offerta è sicuramente importante. Percentuali? Non ne faccio”.
Lippi ha detto a Radio Onda Libera che se i cinesi vogliono migliorare devono investire su strutture, allenatori e settori giovanili più che prendere i giocatori all'estero a cifre da capogiro: ha ragione?
“Lui conosce bene quella realtà e sa analizzare le situazioni. Sono due aspetti diversi. I grandi acquisti sono strumentali al sistema per la promozione e possono aiutare la crescita del calcio com'è successo in Nord America. Di sicuro in Cina hanno capito che il calcio è importante”.