Milanmania: Cutrone meglio di André Silva, la differenza la fa Mendes
Milan-Bayern Monaco 4-0. Sicuramente un risultato che lascia ben sperare per il futuro, un'ottima prestazione soprattutto dei “vecchi”. Dopo tre amichevoli infatti, qualcosa sembra essere cambiato e paradossalmente non sono i nuovi innesti a fare la differenza bensì molti di coloro che fino a pochi mesi fa venivano fischiati e insultati. Dei vari Niang, Abate, Zapata o addirittura Montolivo si parla in maniera diversa. Chi non voleva mettessero più piede a San Siro, oggi come ottimi rincalzi in ottica Europa League. L'uomo da copertina non è lo strapagato André Silva, bensì il giovane Cutrone. Un ragazzo del ‘98 che forse come unico demerito rispetto al portoghese ha quello di non essere assistito da Jorge Mendes, e forse ancora più grave, ha l'etichetta di giocatore appartenente alla passata gestione.
I buoni risultati raggiunti finora non sono altro che la dimostrazione di come la rosa non fosse di quel livello infimo di cui molti parlavano. Sicuramente era una rosa da migliorare ma non da rivoluzionare. Non è un caso infatti che, al momento, solamente Kessie e Rodriguez abbiano fatto la differenza tra gli ormai oltre 10 acquisti. La certezza emersa da queste amichevoli è paradossale, ovvero che nonostante la spesa fatta finora da Fassone e Mirabelli ammonti a oltre 200 milioni di euro, senza almeno uno tra Kalinic e Belotti il Milan rischia concretamente di non andare in Champions. Nonostante la cifra spesa finora non resta quindi, per Montella, che chiedere un ultimo sforzo sul mercato.
Se davvero, infatti, nei prossimi anni dovessero piovere milioni di euro provenienti dalla Cina (la stessa Cina che però quando il Milan va a giocare in casa loro porta sugli spalti poco più di 15.000 persone), sarebbe assurdo non completare il mercato fatto finora, anche se questo volesse dire accontentare un presidente come Cairo. Dopo decine di milioni elargiti a destra e a manca non è questo momento di pensare al bilancio.
I buoni risultati raggiunti finora non sono altro che la dimostrazione di come la rosa non fosse di quel livello infimo di cui molti parlavano. Sicuramente era una rosa da migliorare ma non da rivoluzionare. Non è un caso infatti che, al momento, solamente Kessie e Rodriguez abbiano fatto la differenza tra gli ormai oltre 10 acquisti. La certezza emersa da queste amichevoli è paradossale, ovvero che nonostante la spesa fatta finora da Fassone e Mirabelli ammonti a oltre 200 milioni di euro, senza almeno uno tra Kalinic e Belotti il Milan rischia concretamente di non andare in Champions. Nonostante la cifra spesa finora non resta quindi, per Montella, che chiedere un ultimo sforzo sul mercato.
Se davvero, infatti, nei prossimi anni dovessero piovere milioni di euro provenienti dalla Cina (la stessa Cina che però quando il Milan va a giocare in casa loro porta sugli spalti poco più di 15.000 persone), sarebbe assurdo non completare il mercato fatto finora, anche se questo volesse dire accontentare un presidente come Cairo. Dopo decine di milioni elargiti a destra e a manca non è questo momento di pensare al bilancio.