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    Cruz: 'L'Inter non vinceva per Calciopoli. Balotelli? Gli hanno fatto credere che fosse Pelé e invece...'

    Cruz: 'L'Inter non vinceva per Calciopoli. Balotelli? Gli hanno fatto credere che fosse Pelé e invece...'

    L'ex attaccante dell'Inter, Julio Ricardo Cruz ha concesso una lunga intervista a infobae in Argentina in cui parla a tutto tondo del suo passato calcistico riaprendo, ancora una volta, la ferita mai guarita di Calciopoli.

    CRUZ SINDACO - "Mi sono candidato sindaco e sono entrato in politica perché dopo il successo avuto in Europa sono tornato nel mio paese e non era cambiato nulla rispetto a quando me ne ero andato. Il mio quartiere era rimasto lo stesso, strade sterrate, i fossati. Mi ha reso triste e per questo mi sono impegnato perché volevo aiutare le persone".

    LA NAZIONALE - "È stato un orgoglio indossare la maglia della Nazionale argentina per me. Ho dovuto combattere con giocatori del calibro di Caniggia, Balbo, Crespo, Batistuta. Essere convocato è sempre stato una gioia e un orgoglio. Nel 2006 eravamo favoriti, Messi aveva solo 19 anni e rimase in panchina nella partita decisiva. L'Italia veniva da Calciopoli, ma alla fine ha vinto".

    CALCIOPOLI - "Ci fu una partita contro la Juventus (Cruz giocava col Bologna ndr.). Stavamo vincendo 2 a 0 e stavamo gestendo con tranquillità, giocando in modo spettacolare, e alla fine abbiamo pareggiato. Gli ultimi minuti furono qualcosa di incredibile, ci fischiarono tutti i falli contro e diedero 7 minuti di recupero. Finimmo per pareggiare al 95′ minuto. Come fu possibile dare così tanti minuti di recupero? Ogni contatto con gli avversari era un fallo per loro. Uno poteva pensare che potesse capitare, ma poi tutto venne alla luce. Fu qualcosa di molto forte, il calcio italiano è visto in tutto il mondo.

    L'INTER - "Da Calciopoli in poi l’Inter ha iniziato a vincere titoli, continuava a fare le cose per bene. Prima non poteva vincere perché perdeva partite incredibili. Alcune partite mi sono sembrate strane, con gli arbitri che intervenivano così tanto. Mi facevano fallo da rigore e mi dicevano che avevo simulato".

    BALOTELLI – “Abbiamo visto tutti il suo potenziale, le cose che poteva fare. La testa però è molto importante, non solo l’abilità. All’inizio era calmo, umile, fino a quando ha segnato alcuni gol importanti ed è partito di testa, o gliel’hanno fatta partire. Gli hanno fatto credere che fosse Pelé e invece era solo all’inizio".
     

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