Crozza-Tavecchio: è subito boom. Viva Maurizio, l'unico e vero Rottamatore
Il trailer che anticipa l’ultima imitazione del comico genovese sta spopolando in Rete. Quarantacinque secondi per lanciare un personaggio che, se possibile, riscuoterà un successo ancora maggiore di Razzi, Renzi, Briatore, Montezemolo, Berlusconi, Marchionne, Merkel, Conte, Napolitano, Monti, Zichichi, Grillo, Fuffas, Bossi, Maroni, Salvini, Brunetta, Giacobbo di Kazzenger e altri morti di fama, come li chiamerebbe D’Agostino su dagospia. Lo confesso: nutro una spudorata ammirazione per Crozza, l’unico, vero, autentico Rottamatore in circolazione in questo meraviglioso e ipocrita Paese. Riesce a farci ridere in un tempo in cui sappiamo che dovremmo solo piangere.
Crozza è caustico, impietoso, implacabile. Sferza chiunque sia degno della sua comicità, graffiante e, al tempo stesso, amara. Ritrae i protagonisti di questa interminabile traversata del deserto, senza concedere loro attenuanti di sorta. Ne mette a nudo vanità e sicumera, difetti e debolezze, esponendoli alla berlina mediatica con sostenibile leggerezza. Ne ha fatta di strada, l’ex allievo di Gian Maria Volonté alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova che cominciò a diventare famoso imitando Sacchi a Mai dire gol by Gialappa’s Band. In questa palude, che non finisce mai, Crozza è uno sberleffo contro il Palazzo, chiunque ne siano gli inquilini. E’ un sistematico colpo sotto la cintola al conformismo e all’omologazione di una tv sempre pronta a farsi prona davanti ai potenti di turno. Quando arriva il 3 ottobre?
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