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    Crotonemania: l'eliminazione fa il mercato

    Crotonemania: l'eliminazione fa il mercato

    • Michele Santoro
    Da grande sorpresa della scorsa edizione a delusione di questa: il Crotone saluta la Coppa Italia perdendo 2-1 contro un Hellas Verona già pimpante e più organizzato, e non replica il bel percorso della passata stagione che lo aveva portato a spaventare il Milan a “San Siro”. Il 3-4-3 lasciato in eredità da Juric a Nicola non è ancora incisivo come quello che incantò la B lo scorso anno e il pacchetto difensivo, ieri orfano di Ferrari, è apparso lento e impacciato contro Fares e Romulo, vere spine nel fianco. Meglio la fase offensiva dei pitagorici che ha registrato la buona prestazione di Stoian e il primo gol in rossoblù di Simy, freddo e chirurgico nel siglare il momentaneo pareggio crotonese. Le reti di Fossati e Zuculini, grazie alle quali gli scaligeri hanno timbrato il passaggio del turno, hanno messo in evidenza importanti lacune sulle fasce, completamente controllate dai laterali veronesi, e nel cuore del centrocampo, con Capezzi e Salzano ancora troppo timidi. Da salvare solo la parte finale del primo tempo e venti minuti della ripresa nei quali si sono viste trame interessanti: troppo poco però per spaventare una squadra di B, seppur con un organico superiore alla media della cadetteria. Una prestazione troppo remissiva che non può e non deve essere bissata tra una settimana in campionato contro il Bologna.

    Da qui alla fine del mercato Ursino dovrà cercare ancora di fare qualcosa. La gara di ieri testimonia che gli interventi più urgenti dovranno essere effettuati soprattutto dalla cintola in giù dello scacchiere pitagorico. L’ormai imminente ritorno di Yao porterà sicuramente giovamento alla fase difensiva, ma il reparto arretrato potrà dirsi completo solo dopo l’arrivo di uno tra Antei e Marchizza, con il primo in pole position; il rinforzo per la fascia potrebbe essere il jolly Letizia, autore di un’ottima annata col Carpi nonostante la retrocessione e a suo agio sia sull’out destro che su quello mancino. In mezzo al campo è giusto responsabilizzare i vari Capezzi, Salzano, Gnahorè e Rohden e l’innesto di un uomo d’esperienza come Vives potrebbe aiutare le giovani leve in questo processo di crescita. Per l’attacco si cerca il colpo ad effetto: accantonati i nomi di Pinilla e Budimir le piste più percorribili restano quelle che portano a Falcinelli, troppo chiuso a Sassuolo dalla concorrenza, e al romanista Sadiq, oggetto del desiderio anche di altri club di A.

     

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