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Crotonemania: un rimedio alla Nikefobia
Come uscire da questo “cul-de-sac”? Con un cambiamento di mentalità. Va bene difendersi e ripartire contro squadre di livello tecnico superiore al tuo ma non si può trascurare la fase offensiva, figlia unicamente della verve (finalmente ritrovata) di Palladino e dell’intuito di Falcinelli, che volente o nolente registrerà qualche battuta a vuoto. I rossoblù, al momento, non hanno ancora un’idea di gioco se non quella di fare le barricate; un pericolo, perché se il nemico trova il pertugio giusto ci si infila come è quasi sempre successo in questo torneo. Il problema è riorganizzarsi dopo aver subito il colpo, e anche in questo la banda di Nicola non eccelle: solo in un caso il vantaggio è durato per tutta la gara, l’unica vittoria contro il Chievo, tutte le altre volte i calabresi non hanno saputo proteggere una rete di vantaggio o reagire a una incassata. Numeri che purtroppo inchiodano l’allenatore ma che non fanno, o faranno, cambiare idea alla società, statene certi. Pensare che basterebbe davvero poco per risanare la situazione, poco come quello che si è fatto per abbandonare l’ultimo posto in classifica, seppur in virtù di una migliore differenza reti rispetto al Palermo. Non gridatelo troppo forte che la squadra non è più fanalino di coda, qualcuno potrebbe usarla come scusa.