Crotonemania: senza 'veleno' non si va lontano
Davanti, paradossalmente, le cose sono andate pure peggio. In questi match la minima sbavatura avversaria deve essere capitalizzata. La Roma, ieri, ha mostrato il fianco ma davanti ad Alisson le gambe hanno fatto ‘Giacomo-Giacomo’. Per carità, Trotta, Stoian e Simy hanno trovato tra loro e la porta il numero uno della nazionale verdeoro, una nuova ‘specie’ di portiere, forse un automa, ma i gol sbagliati gridano vendetta. E’ mancata la cattiveria, il ‘veleno’ come direbbe Gattuso, quella dose di cinismo che tanto ha giovato contro la Samp. Situazioni su cui, per stessa ammissione di Zenga, “si deve lavorare di più, perché se non vengono finalizzate in allenamento è difficile poi farlo in partita”. Errori dettati dalla scarsa malizia in area di rigore, forse da un pizzico di timore reverenziale, che se sei impelagato in una corsa salvezza non possono esistere. Serve, e servirà, tutto per centrare l’obiettivo, soprattutto sfruttare le palle sporche.
Ora la sosta (che Dio la benedica), poi alla ripresa la Fiorentina, nel sabato di Pasqua, sperando che Firenze non diventi teatro della Passione crotonese ma, anzi, di Resurrezione, visto che la Spal sarà di scena a Genova contro il Genoa e il Verona a Milano con l’Inter. In mezzo, due settimane in cui si dovrà faticare tanto, innanzitutto mentalmente, affinché ‘regali’ come quello di Fazio, la prossima volta, siano scartati senza troppi convenevoli.