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Crotonemania: scienza e fede per l'impresa
Ripartiamo dalla consapevolezza che non eravamo salvi prima e che non siamo retrocessi ora, anche se pensare di fare bottino pieno contro Lazio e Napoli, lo so, è cosa ardua. Sarebbe più snervante, però, immaginare scenari alternativi, affidandosi a classifiche avulse, scontri diretti, gol in trasferta, combinazioni positive dagli altri campi; faremmo lo stesso errore fatto al ‘Bentegodi’: accontentarci. I numeri sono importanti, certo, ma il Crotone non può accontentarsi, non è nella sua natura. Il rischio è che, giocando con la calcolatrice alla mano, si perda di vista l’unica cosa che conta: la palla. Siamo ancora padroni del nostro destino e l’unico modo per rimanerlo è vincere, solo questo, con la spinta instancabile del popolo rossoblù e un aiutino extra dall’alto, visto che la festa della Madonna di Capocolonna, la Beata Vergine a cui la città ionica è devotissima, ricade proprio nel giorno di Napoli-Crotone. Scienza e fede, insomma: per l’impresa ci sarà bisogno di tutto.