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Crotonemania: paura di star davanti
Il Crotone, tranne in alcuni casi, non si è mai trovato nella situazione di essere inseguito; la storia dei rossoblù, al contrario, parla di grandi inseguimenti e di esaltanti rimonte. Dalla soluzione di questo equivoco passano il futuro (e si spera i successi) dei rossoblù. La sfida di questa stagione è anche questa, essere in grado di amministrare il vantaggio che, al momento, è circoscritto a un solo punto. Lo stesso che la passata stagione permise ai calabresi di restare in massima serie. Zenga fa mea culpa per essersi affidato a quelli che durante le scorse giornate avevano fatto meglio, ma la reale pecca dell’Uomo Ragno è quella di non aver trasmesso la solita sfacciataggine positiva, quella che ha permesso di fare risultato contro l’Inter, quella che spinge la squadra a giocarsela con chiunque, senza fare inutili calcoli. Il segreto è tutto lì, tornare a pensare solo al campo e a come far girare il pallone, perché a fine febbraio essere a +1 o a + 7 sull’immediata inseguitrice conta relativamente. Sicuramente non quanto esserlo a fine maggio