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Crotonemania: la storia viene scritta con i risultati e non col bel gioco, è giunto il momento di cambiare
Facendo un’analisi col passato sono tante le squadre che hanno provato a salvarsi giocando a calcio, a viso aperto, pochissimi però sono i casi in cui l’impresa è riuscita: mi viene in mente ad esempio il Foggia di Zeman, che però aveva in rosa importanti calciatori come il trio d’attacco composto da Rambaudi, Baiano e Signori. Poi ricordo vagamente il Pescara di Sonetti o il Padova della coppia gol Vlaovic – Amoruso, ma in quei casi, nonostante i tanti gol fatti, fu amara retrocessione. Ecco, questo Crotone un po’ ricorda quel Pescara di Sonetti, tanto gioco, tanta qualità ma pochi punti. Tanti, tantissimi sono invece i casi delle squadre che, pur non essendo attrezzate, sono riuscite a salvarsi con un metodo di gioco più “all’italiana”.
Non voglio fare il maestro, è chiaro però che Stroppa non ha intenzione di cambiare modo di giocare. Così si retrocede da ultimi, del bel gioco non rimarrà nulla, nessuno si ricorderà del bel Crotone ma solo del Crotone retrocesso. La storia viene scritta con i risultati. E’ sempre stato così.