Getty Images
Crotonemania: la prima volta non si scorda mai
Il pomeriggio di ieri allo “Scida” verrà ricordato anche per altre “prime volte”. Infatti, non era mai successo che i rossoblù chiudessero una partita senza aver subito reti: i quattro punti delle ultime due giornate sono frutto di un ritrovato feeling tra tutti i membri del comparto ma soprattutto dei due centrali, Ferrari e Ceccherini, che giocando a quattro sembrano aver trovato la loro dimensione ideale. Occhio però, quella calabrese è ancora la peggiore retroguardia del campionato. Poi è stata la prima volta che i pitagorici hanno messo a segno più di un gol: qui il gran merito va alla “coppia di fatto”, dai tempi di Sassuolo, Trotta-Falcinelli, che si completano alla perfezione ma che non disdegnano di tanto in tanto, come in ogni “relazione” che si rispetti, una litigata.
Infine, i primi tre punti di Nicola a Crotone. I più sofferti, i più attesi, i più provvidenziali della sua carriera da allenatore, forse. Dagli errori commessi ha imparato tanto e i miglioramenti sulla sua creatura cominciano ad intravedersi ma ora bisogna dare continuità e alimentare, gara dopo gara, la cavalcata salvezza. Prima apparizione, a fine match, anche per il suo “cerchio magico”, l’abbraccio collettivo tra i componenti della squadra nato ai tempi di Livorno dopo la tragica morte in campo di Piermario Morosini. Piaccia o meno la firma del tecnico sullo storico trionfo in A dei calabresi c’è; la speranza è che questo successo non sia buono solo per gli annali.