Crotonemania: la paura è la migliore alleata
C’è poco da recriminare per la gara di ieri. Il tasso tecnico e le motivazioni bianconere sono state troppo superiori per sperare in un nuovo miracolo rossoblù. Per partite di questo tipo, purtroppo, è inutile azzardare qualsiasi tipo di disamina tecnico-tattica, né avere rimpianti: i pitagorici erano le persone sbagliate, nel luogo sbagliato, al momento sbagliato. Sfortuna, tanta sfortuna, per aver partecipato da sgraditi alla festa che ha sancito lo scudetto della leggenda per la “vecchia signora”. La buona sorte, d’altronde, non è mai stata fedele compagna dei crotonesi ma la paura, paradossalmente, potrebbe diventarlo.
Sarà necessario affrontare l’ultimo sforzo con la testa libera, senza pensieri, consapevoli che la posta in palio è altissima, certo, ma consci che gli avversari hanno molto di più da perdere. Aver dilapidato un vantaggio ragguardevole in così poche giornate ha messo la squadra di Martusciello in una posizione di svantaggio rispetto al Crotone, che ora fiuta forte l’odore del sangue. Far giocare la paura a proprio favore, questo dovrà essere l’obiettivo dei calabresi. La paura è come una fiamma: se riesci a domarla puoi servirtene contro il tuo contendente; se non riesci a contenerla può avvolgerti e bruciarti. Domenica sera non dovrà accadere questo, l’ansia del risultato sia un problema per gli altri.