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Crotonemania: il 'gattopardismo' di Davide Nicola
GATTOPARDISMO. In attesa che il verdetto del campo si pronunci sulle tante, forse troppe, scommesse di quest’ultimo calciomercato pitagorico, Nicola può sbizzarrirsi, almeno tatticamente. Una varietà così ampia di scelta non l’ha potuta vantare nessun altro ex allenatore rossoblù, neanche negli anni delle serie minori. Si partirà, come ovvio, dal consueto 4-4-2 ma la duttilità di uomini come Pavlovic, Faraoni o Rohden potrebbe ispirare, in corso d’opera, un passaggio al 3-5-2, con l’inserimento di un centrale difensivo, o a un più offensivo 3-4-3, liberando Trotta e Stoian da forzosi obblighi di copertura. I pieni recuperi di Kragl e Tonev per la partita di domenica, inoltre, non possono che rappresentare delle frecce in più nella faretra del tecnico. All’appello mancheranno solo gli acciaccati Izco e Nalini, che pur avrebbero fatto comodo nella trasferta sarda. Abituiamoci, sin da subito, a vedere schieramenti e nomi diversi domenica dopo domenica, senza però rinunciare alla propria identità: se si scende in campo, sempre e comunque, per giocare a calcio il modulo e gli interpreti sono delle variabili di limitato conto. Molte delle fortune di questa stagione passeranno, perciò, dalla capacità di sfruttare l’inclinazione al cambiamento e all’adattabilità di molti degli uomini a disposizione. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, se non avessi letto il Gattopardo giurerei di averla udita dalla bocca di Nicola.