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    Crotonemania: i veri test non sono sul campo

    Crotonemania: i veri test non sono sul campo

    • Michele Santoro
    Il Crotone è ancora un cantiere a cielo aperto. I primi test amichevoli contro il Real Fondo Gesù, il Real Roccabernarda e quello di ieri, in famiglia contro la formazione B, sono serviti per ritrovare il ritmo partita e mettere minuti nelle gambe in vista dei prossimi impegni sicuramente più provanti contro Cagliari, Avellino e Lecce, e della prima gara ufficiale della nuova stagione in Tim Cup del 13 agosto con l'avversario che uscirà dalla sfida tra l'Hellas Verona e la vincente della gara tra Foggia e Pontedera. Buone notizie arrivano soprattutto da Raffaele Palladino, già in piena forma e tirato a lucido per la sua decima stagione di A. Nicola sembra aver apportato pochissime modifiche al 3-4-3 di Juric ed infatti i meccanismi di gioco, carichi di lavoro permettendo, appaiono già abbastanza fluidi e rodati. I test sicuramente più complicati, al momento, sono quelli che la società sta giocando sul mercato e con l'amministrazione comunale per l’agibilità dello “Scida”.

    MERCATO ENIGMATICO. Fazzi, Capezzi, Nalini, Ceccherini, Mazzarani, Tonev, Sampirisi e Simy. Questi gli affari chiusi ufficialmente finora da Ursino e non pochi tifosi storcono il naso. Alcuni di questi sono certamente profili interessanti dotati di ampi margini di crescita, su altri pendono invece dei pesanti punti interrogativi. Tonev, lo scorso anno a Frosinone, non ha destato particolari doti e poco ha fatto per evitare ai suoi la retrocessione; Simy, capocannoniere della B portoghese con il Gil Vicente, saprà reggere l'urto della serie A? Aspettando che l'insindacabile giudizio del campo dia il suo verdetto, nel frattempo molto altro ancora dovrà esser fatto sul fronte acquisti. In questo senso i ritorni di Ricci e Budimir, con Roma e Sampdoria che lasciano aperti piccoli spiragli di trattativa, potrebbero rianimare l'entusiasmo della piazza e fornire a Nicola valide alternative.

    ROMPICAPO STADIO. La Soprintendenza ai Beni Culturali di Cosenza ha modificato il primo parere negativo dando l’ok alle opere di ammodernamento e ampliamento dello stadio, in modo da conformarlo agli standard della A. L’autorizzazione però, come confermato tramite una nota stampa dallo stesso sindaco Ugo Pugliese, “è condizionata a prescrizioni e per tale motivo la Giunta Comunale e gli uffici tecnici sono già al lavoro per ottemperare a quanto previsto dall’autorizzazione stessa”; perciò, per rispettare il vincolo archeologico a cui l'area su cui sorge l'impianto è soggetta, i progetti dovranno rispettare i paletti fissati dalla Soprintendenza e le successive modifiche non dovranno mutare in modo permanente e sensibile il territorio. Si va quindi verso l'impiego di strutture prefabbricate e removibili per portare l'omologazione dagli attuali 9500 agli 11640 della reale capienza dello stadio. L'altra buona notizia è che, tre mesi dopo l'aritmetica promozione in serie A, lo scorso 22 luglio il Comune ha appaltato gli interventi per l'impianto di illuminazione e per quello di videosorveglianza. Chi ha tempo non aspetti tempo.
     

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