Crotonemania: dell'Atletico e di altri affari
CAPITOLO STADIO. L'unico neo di quello che si preannuncia essere l'evento calcistico più importante che la Calabria abbia mai ospitato è che Crotone non sarà protagonista. La partita si giocherà infatti sul neutro di Cosenza, il “San Vito-Gigi Marulla”. Ancora una volta lo “Scida” non ha risposto “presente” ma, in questa occasione, solo a causa dei lavori all'impianto di illuminazione e videosorveglianza che concorreranno ad adeguarlo ad un impianto di A. Una buona notizia se non fosse che sul fronte ampliamento curve e tribune, invece, tutto ancora tace nonostante tempi risicatissimi e placet della Soprintendenza ai Beni Culturali. L'inizio della stagione è lontano appena due settimane ma questo sembra preoccupare solo la tifoseria che accetterebbe volentieri l'ipotesi porte chiuse pur di permettere alla squadra di giocare in città.
FRONTE MERCATO. Gli ultimi due acquisti in ordine di tempo, Rohden e Gnahorè, certo non entusiasmano più di tanto ma il “modello Atletico Madrid” insegna che il colpo da 90 non sempre si nasconde dietro al grande nome. In attacco si cercano sempre gli eredi di Budimir e Ricci, che a meno di incredibili sorprese, non torneranno a vestire il rossoblu crotonese. Il colpo ad effetto potrebbe essere uno tra Pinilla e Okaka, ma le richieste economiche dei due arieti offensivi non giocano a favore dei Vrenna; più percorribile la strada che porta a Floccari, ma col Bologna si parla anche di Mounier. Anche in questo frangente, superfluo dirlo, bisognerebbe darsi una mossa.