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    Crotonemania: così non va, è ora che Stroppa provi a cambiare sistema di gioco

    Crotonemania: così non va, è ora che Stroppa provi a cambiare sistema di gioco

    Piena fiducia a Stroppa. La società ci tiene a ribadirlo in ogni post partita, ha piena fiducia nell’ex centrocampista del Milan e lo sottolinea spesso. Certo, la piazza inizia a mormorare e come dargli torto? Il Crotone ai numeri non meriterebbe quella posizione di classifica, la squadra in campo è ben organizzata e spesso mostra trame di ottimo calcio. Questo è certamente merito di Stroppa che ha spesso dimostrato di essere un tecnico valido e molto preparato dal punto di vista tattico. Però nel calcio contano i risultati, quelli purtroppo danno torto a Stroppa.
     
    Nonostante ciò, però, io rimango saldamente dalla parte della società, il problema di questa squadra non è certamente Stroppa ma, con molta probabilità, una rosa non all’altezza del massimo campionato. Stroppa ha un solo grande limite, non cambia la sua idea di gioco: giocare a tre dietro per una squadra che deve salvarsi in Serie A è più che un azzardo, ed è questo probabilmente che costerà la panchina a Stroppa se la squadra non dovesse cambiare marcia. La sua ostinazione a volte è un pizzico presuntuosa, certo in rosa ci sono tanti centrali è la squadra è stata costruita per questo tipo di gioco, ma in rosa sono presenti diversi laterali che già in passato hanno interpretato il ruolo di terzino, su tutti Reca, Pereira e Rispoli che sono anche quelli più utilizzati nel ruolo di esterni a tutto campo, ma anche Luperto nasce terzino sinistro e a Napoli ha spesso ricoperto questo ruolo. Dunque, le soluzioni per cambiare non mancano, manca la volontà di Stroppa. Io da una parte lo ammiro, il suo modo di vedere il calcio è questo e nonostante i risultati non gli danno ragione continua a portarlo avanti. Ha coraggio e crede in quello che fa.
     
    Col Bologna ancora una volta si è fatta fatica negli ultimi venti metri, la squadra gioca, costruisce, ma non finalizza. Non credo che il problema sia Simy, un attaccante importante che ha mostrato in passato di poterci stare nella massima serie, a mio avviso è sempre un problema di meccanismi, manca una spalla stabile a Simy. Messias è straordinario, ma forse parte troppo da dietro per le caratteristiche del nigeriano, ha bisogno di un attaccante vero al suo fianco, uno come Riviere ad esempio. Sia chiaro, Messias è insostituibile, ma davanti Simy ha bisogno di altro: il brasiliano deve giocare sempre ma senza vincoli tattici. In tutto questo manca anche, e soprattutto, un pizzico di esperienza da massima Serie, il solo Cigarini non basta.  
     

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