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Crotone, le pagelle di CM: Simy-Trotta meglio di Holly e Tom, Nalini incontenibile
Cordaz 6: gli manca un’inezia per parare il penalty di Berardi. Peccato.
Faraoni 6: tranquillo fino al calcione a Politano, poi torna ad amministrare con pazienza.
Ceccherini 7: mangia in testa a chiunque possa rappresentare un pericolo per la difesa rossoblù. Granitico.
(dall’81’ Ajeti s.v.)
Capuano 6,5: spalla affidabile per i compagni di reparto. Annichilisce gli avanti neroverdi.
Martella 6,5: solito, instancabile, stantuffo di sinistra. Provi a trovargli un difetto ma non ci riesci. Sfiora anche la marcatura personale.
Barberis 6: senza macchia per un tempo. La stanchezza avanza con i minuti, ma la nasconde facendo cose semplici.
(dal 74’ Rohden 6: con la sua freschezza dà manforte alla mediana in un momento delicato della gara).
Mandragora 6,5: rottura e costruzione. Se gioca bene lui lo fa anche il Crotone. Questa, ormai, è più di una regola.
Stoian 6,5: semplicemente delizioso nell’innescare Nalini sugli sviluppi della terza rete pitagorica. Unico lampo visibile a occhio inesperto, poi tanto lavoro sporco ma prezioso.
Trotta 7,5: la sua partenza a razzo sorprende chiunque, soprattutto Peluso, che lo perde nell’azione del vantaggio rossoblù. Lo trovi dovunque, a momenti è Zenga che deve intimargli di fermarsi. La doppietta è il giusto premio per una prestazione monstre. P.S.: Il suo cartellino è ancora del Sassuolo. Indemoniato.
Simy 7,5: in rete anche oggi. Il primo quasi senza volerlo; il secondo a modo suo, alla Simy. L’impressione è che, in questo momento, niente possa fermarlo. La sua esplosione, ormai, è un processo inarrestabile.
Nalini 7: ma quanti polmoni ha? Fiuta l’odore della salvezza e lui, che è l’uomo della provvidenza, sale in cattedra. Gioca a tutto campo, non calando di intensità in nessuna fase. Serve la standing ovation per tirarlo via dal rettangolo verde.
(dall’86’ Sampirisi s.v.)
All. Zenga 7: i tre punti di oggi non potevano essere regalo migliore per il suo 58° compleanno, festeggiato ieri. La più grande soddisfazione è vedere giocare la squadra a sua immagine e somiglianza. Al terzo gol si è girato verso Ursino dicendo: “Questo è mio”, a riprova che i ragazzi hanno ormai assimilato alla perfezione i suoi schemi. Vittoria fondamentale in vista della trasferta di Verona col Chievo: quella sarà la finale salvezza.