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    Crotone, le pagelle di CM: Nalini devastante, bene Falcinelli e Rohden

    Crotone, le pagelle di CM: Nalini devastante, bene Falcinelli e Rohden

    • Michele Santoro
    Crotone-Lazio 3-1

    ​Cordaz 6: se avesse preso anche il rigore sarebbe venuto giù tutto. Le parate più importanti, oggi, le fa Fulignati.

    ​Sampirisi 6: Rosi non ce la fa e allora tocca a lui tirare la carretta sulla fascia destra. Nessun rimpianto.

    ​Ceccherini 7: l’imminente convocazione in azzurro per l’impegno della Nazionale non lo scalfisce, anzi gli fa gonfiare il petto. Tra gli ultimi a mollare, anche a -8.

    Ferrari 7: solita prestazione di grande valore. Nessuna sbavatura, nessuna distrazione, il rendimento di inizio anno è solo un lontano ricordo. La gioia più grande sarà quella di ritrovare gli “squali” in A da avversario.

    Martella 7: motorino instancabile. Tra gli attori principali della rincorsa salvezza.

    ​Rohden 7,5: la probabile apertura del “paracadute” di Palermo non lo distrae. Da buon nordico non crede ai complotti e gioca con la solita efficacia. L’assist per il vantaggio di Nalini è suo.

    ​Crisetig 6: predica calma e pazienza, ma quando i laziali alzano i giri il primo ad andare in sofferenza è lui. Quando i ritmi si abbassano, torna il sereno.

    ​Barberis 6,5: solita precisione da calcio da fermo, praticamente un joypad al posto del piede. Interessante rivelazione.

    ​Nalini 8: “Aspettando Godot”. Se potessimo associare un’opera teatrale alla stagione dell’esterno, sicuramente sarebbe il grande capolavoro di Beckett. A differenza del signor Godot, lui irrompe prepotentemente sulla scena e lo fa nel momento decisivo.

    (dall’88 Mesbah s.v.)

    ​Tonev 6,5: stasera gli riesce tutto. Il gol di Pescara ha cambiato la sua storia, e anche quella del Crotone.

    (dal 90’ Kotnik s.v.)

    ​Falcinelli 7,5: “a Napoli piangi due volte, quando arrivi e quando te ne vai”. La sua “Napoli” è stata Crotone e a inizio stagione la voglia di venire in Calabria, diciamocela tutta, non era tanta. In Magna Grecia lascerà il cuore e, cosa più importante, i pitagorici in Serie A. Protagonista assoluto di tutto, annata che lo consacra di diritto nel calcio dei grandi.  
     

    All. Nicola 8: pazzo, visionario, testardo. Capitano e guida di una nave che, non sembrava, ma era alla deriva. L’unico a crederci sempre, l’unico a ripetere ostinatamente la parola “salvezza”, suscitando l’ilarità di molti. Ha portato da solo una città, un popolo, una squadra, a fare la storia e poteva farlo solo come impone la tradizione crotonese: “a mano a mano”.  
     
     

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