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    Crotone, le pagelle di CM: Budimir cocciuto, Dussenne impresentabile

    Crotone, le pagelle di CM: Budimir cocciuto, Dussenne impresentabile

    • Michele Santoro
    Crotone-Milan 0-3

    Cordaz 6,5: per una ventina di minuti è la persona meno invidiata della Terra. Gli uomini di Montella si presentano davanti a lui con una facilità disarmante e non sempre può opporre resistenza.

    Faraoni 5,5: anche se le azioni offensive rossonere si sviluppano soprattutto sulla fascia opposta alla sua, fa poco o nulla per evitare l’imbarcata. Scarsamente propositivo anche in fase di spinta.

    Ceccherini 4,5: Il VAR vede quello che Mariani può solo umanamente intuire. Si fa espellere scioccamente dopo appena tre minuti, lasciando i suoi in 10 per i restanti 87.

    Cabrera 6: approccio non certo soft con il calcio italiano per l’ex colchonero. Cerca di limitare le sortite avversarie, ma è come cercare di arginare una piena con un semplice sacchetto di sabbia.

    Martella 5,5: le discese di Conti lo mandano completamente nel pallone, costringendolo alla difensiva.

    Rohden 5,5: il motorino svedese questa volta è inceppato. Scarico e stanco, ancora molto lontano dagli standard a cui aveva abituato la folla pitagorica.

    (dal 55’ Nalini 5,5: l’eroe della salvezza non riesce a sbrogliare la matassa. Entra abbacchiato e la reazione dei suoi ne risente).

    Mandragora 6: la precoce “dipartita” di Ceccherini suggerisce a Nicola di arretrarlo di qualche decina di metri, come centrale nella difesa a tre. Acquista fiducia col passare dei minuti, ma a risultato già ampiamente compromesso.

    Barberis 5,5: la dieci pesa, forse più delle giocate che dovrebbero passare dai suoi piedi. Molto timido, preciso solo su calcio da fermo.

    Stoian 5,5: regala pochissimi sprazzi di calcio. Anche lui, come la maggior parte dei suoi, in ritardo di condizione.

    (dal 71’ Izco 6: l’esperienza conta poco se hai a disposizione venti minuti scarsi).

    Trotta s.v.: vittima inconsapevole del rosso di Ceccherini. Sacrificato.

    (dal 6’ Dussenne 5: la musica rispetto allo scorso anno non cambia. Rimane il più insicuro del pacchetto arretrato calabrese. Si fa bruciare di testa da Cutrone nell’azione dello 0-2. Meno affidabile di uno spergiuro cronico).

    Budimir 6: l’unico, per buoni tratti, a credere che il Milan potesse essere riacciuffato. La smania di fare lo porta spesso a forzare la giocata, ma è il solo a rendersi pericoloso.
     

    All. Nicola 6: facciamo che la prima non conta. Troppo prematuro trarre giudizi, soprattutto se resti in dieci dopo tre minuti contro un Milan già pimpante. Più che sulla tattica si dovrà lavorare tanto sulla tenuta fisica, grande assente stasera tra le fila rossoblù. Testa subito all’Hellas: quello sì che sarà un primo banco di prova importante.
     

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