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Crotone, la favola di Messias. E il bello è che non è ancora finita
Junior Messias aveva 22 anni e aveva smesso di crederci. Lavorava come fattorino, vendeva gli elettrodomestici, giocando a livello dilettantistico. Junior arrivò a Torino con una moglie e un figlio a cui provvedere, il sogno di fare il calciatore e troppi pochi agganci con il mondo del grande calcio. Si accontentò di una piccola grande richiesta: Se giochi nella nostra squadra abbiamo un lavoro da offrirti. Una proposta irrinunciabile per il brasiliano, che iniziò a consegnare frigoriferi e televisori, giocando a pallone come passatempo.
Il suo esordio nel calcio italiano - a livello amatoriale - arrivò nei tornei dell'UISP di Torino. Non pensò mai di essere forte, e questo lo spinse a migliorarsi; si fece notare: nel 2015, in occasione di una partita, conquistò Ezio Rossi, come riporta in un’intervista riportata su gianlucadimarzio.com: "Andai a vederlo su impulso dell’allenatore della squadra dei rifugiati politici alla quale davo una mano. Invasi il campo alla fine. Gli dissi che uno come lui non poteva stare lì. E che io avevo giocato con un altro Junior… Ero senza squadra al momento. Provai a metterlo in contatto col Fossano. Gli proposero un ingaggio bassissimo e Junior preferì continuare a fare il corriere. Mi disse che doveva pensare alla sua famiglia e che aveva mangiato ‘riso e sassi’ per giocare a pallone, ma non ne valeva più la pena. Doveva guardare in faccia la realtà”.
Junior Messias aveva 22 anni e aveva smesso di crederci. Ma Ezio Rossi no. Ezio non si arrese, un giocatore così doveva diventare un professionista. Continuò a cercare una collocazione per Junior finché finalmente arrivò il primo contratto, nel 2015, per 1500 euro al mese, in modo che potesse pensare solo al calcio, niente lavoretti extra. Junior dominò la stagione, segnando più di 20 gol. Assunse consapevolezza, si dedicò al nuovo lavoro come un vero professionista: da quel momento cominciò la vera scalata verso il suo destino: la Serie A. Prima la Serie D, al Chieri, poi conquistò la Serie C con il Gozzano. Un’occasione sfumata con la Pro Vercelli - saltata poi per motivi burocratici legati all’impossibilità di tesserare un extracomunitario - e poi la Serie B con il Crotone. All'età di 28 anni, Messias si ritrovò per la prima volta a giocare in cadetteria con la squadra calabrese. Concluse la sua prima stagione al Crotone con 6 gol e 6 assist, contributo importante per la promozione in Serie A.
Junior Messias, la stella del Crotone. La favola di Junior Messias non finisce. Perché Junior oggi, nella massima serie italiana, è la vera scoperta della Serie A. Il suo allenatore Serse Cosmi non ha dubbi: "Per me può giocare in tutte le squadre del nostro campionato”. E già diversi club parlano di lui. Otto gol e quattro assist in Serie A. Segnare piace a tutti, ma quando dietro ai gol c’è una rivincita, una strada faticosa tutta in salita, è molto più bello.
Il suo esordio nel calcio italiano - a livello amatoriale - arrivò nei tornei dell'UISP di Torino. Non pensò mai di essere forte, e questo lo spinse a migliorarsi; si fece notare: nel 2015, in occasione di una partita, conquistò Ezio Rossi, come riporta in un’intervista riportata su gianlucadimarzio.com: "Andai a vederlo su impulso dell’allenatore della squadra dei rifugiati politici alla quale davo una mano. Invasi il campo alla fine. Gli dissi che uno come lui non poteva stare lì. E che io avevo giocato con un altro Junior… Ero senza squadra al momento. Provai a metterlo in contatto col Fossano. Gli proposero un ingaggio bassissimo e Junior preferì continuare a fare il corriere. Mi disse che doveva pensare alla sua famiglia e che aveva mangiato ‘riso e sassi’ per giocare a pallone, ma non ne valeva più la pena. Doveva guardare in faccia la realtà”.
Junior Messias aveva 22 anni e aveva smesso di crederci. Ma Ezio Rossi no. Ezio non si arrese, un giocatore così doveva diventare un professionista. Continuò a cercare una collocazione per Junior finché finalmente arrivò il primo contratto, nel 2015, per 1500 euro al mese, in modo che potesse pensare solo al calcio, niente lavoretti extra. Junior dominò la stagione, segnando più di 20 gol. Assunse consapevolezza, si dedicò al nuovo lavoro come un vero professionista: da quel momento cominciò la vera scalata verso il suo destino: la Serie A. Prima la Serie D, al Chieri, poi conquistò la Serie C con il Gozzano. Un’occasione sfumata con la Pro Vercelli - saltata poi per motivi burocratici legati all’impossibilità di tesserare un extracomunitario - e poi la Serie B con il Crotone. All'età di 28 anni, Messias si ritrovò per la prima volta a giocare in cadetteria con la squadra calabrese. Concluse la sua prima stagione al Crotone con 6 gol e 6 assist, contributo importante per la promozione in Serie A.
Junior Messias, la stella del Crotone. La favola di Junior Messias non finisce. Perché Junior oggi, nella massima serie italiana, è la vera scoperta della Serie A. Il suo allenatore Serse Cosmi non ha dubbi: "Per me può giocare in tutte le squadre del nostro campionato”. E già diversi club parlano di lui. Otto gol e quattro assist in Serie A. Segnare piace a tutti, ma quando dietro ai gol c’è una rivincita, una strada faticosa tutta in salita, è molto più bello.