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Crotone, Cosmi: 'L'Inter ci rispetterà, quello è il vero problema. Il mio futuro...'
FUTURO - "Io nel calcio non credo a nulla, numericamente. Io cerco di dare il massimo per concludere il campionato e basta, devo fare in modo che la squadra sia sul pezzo. Poi il mio futuro non so da cosa dipenderà".
NOVITA' TATTICHE - "Nella mia carriera mi è capitato a Perugia un 4-1 contro l'Inter capolista, ma anche di trovarmi nettamente sfavorito. Credo che per un allenatore queste siano le settimane più semplici, se un giocatore non ha le motivazioni giuste per affrontare una squadra come l'Inter crolla tutto il mondo. Ogni calciatore vorrebbe essere protagonista in questa partita e vorrebbe vivere una giornata di gloria. Forse questa è stata la sfida più facile da preparare dal punto di vista psicologico. L'Inter finora ha tenuto un atteggiamento molto intelligente contro tutti, anche contro Verona e Sassuolo. Non so che tipo di novità dal punto di vista tattico si possa apportare: quello che conta è l'atteggiamento che una squadra propone in campo, poi tutto il resto si corregge. Domani sono a disposizione tranne Di Carmine".
ESPERIENZA A CROTONE - "E' giusto parlare di arricchimento. Un allenatore deve vivere il proprio mestiere pensando certo di portare risultati, ma anche di crescere a livello personale. In questi due mesi scarsi mi sono arricchito della correttezza della gente che incontro per strada, sto lavorando in una società seria e con gente che sa fare il proprio mestiere, con dignità e passione. Questo è stato l'arricchimento umano. L'arricchimento professionale è stato quello di tornare in Serie A, un campionato che avevo lasciato nove anni fa, ero curioso di vedere come fosse la Serie A adesso e come io ora possa lavorare in questa categoria. Per quanto riguarda il Crotone, a cinque giornate dalla fine la ricerca di un equilibrio tattico è sempre un obiettivo".
CROTONE-INTER - "Mi aspetto una partita in cui, per quel che ci riguarda, dovrà esserci enorme attenzione. Non so se a fine gara dovranno far male più i muscoli o la testa. Se io avessi la certezza di togliere Simy o Ounas per far spazio a cinque centrocampisti e non subire gol lo farei, ma non è così. Messias che da tutti viene considerato un attaccante da interno dà più vantaggi che svantaggi, in attacco gioca un quarto dei palloni che gioca da centrocampista. Non prevedo di infoltire il centrocampo, anche perché tutti questi giocatori che danno una fisicità estrema al centrocampo non li abbiamo... Benali, Vulic, Zanellato, Eduardo, Petriccione, Cigarini non mi sembrano Bronzi di Riace".
SPERANZA COLPO - "Il calcio è uno solo e io credo che l'Inter sia davvero bene allenata. Bene allenata vuol dire che i calciatori hanno un legame forte col proprio allenatore, gli riconoscono la leadership e lo seguono e questo chi conosce il calcio lo intuisce durante la partita. L'Inter è forte, sceglie lei come vincere le partite. Ha capito che ci vuole equilibrio, soffrire nella propria metà campo e sfruttare le caratteristiche dei singoli. E questo non è un limite, ma una grande qualità. A inizio campionato l'Inter proponeva qualcosa di molto diverso e non vinceva... Questa Inter credo che oggi anche in Champions sarebbe assolutamente diversa da quella che l'ha disputata a inizio campionato. Sarà una partita ancora più difficile per questo, non troveremo una squadra che non ci rispetterà o farà finta di farlo. Ci rispetterà e quindi bisognerà opporci con le nostre qualità e provare a limitare i nostri limiti...".
SIMY - "12 gol in 9 partite dal mio arrivo? E' una grandissima soddisfazione. Io non mi approprio mai di meriti altrui, però non voglio neanche essere disconosciuto da questa situazione. Leggo sempre che nelle ultime 9 partite ha fatto 12 gare e casualmente l'allenatore sono io. Invece quando si parla di sette sconfitte e due vittorie si parla del Crotone di Cosmi... Ma ripeto, non mi approprio dei meriti: Simy è stato valorizzato anche precedentemente, sono strafelice per lui. Crotone in questo campionato nefasto può rivendicare un proprio vanto".
CENTROCAMPO DI ROTTURA - "Petriccione non è un centrocampistone che sta in mezzo alla difesa... L'unico che ha quelle caratteristiche fisiche è Eduardo, poi lui, Cigarini, Benali o Vulic hanno altre qualità. Cigarini nelle ultime partite in cui è stato titolare ha fatto vedere quanto la sua presenza sia mancata, ha concetti di calcio da giocatore di Serie A e questo lo si intuisce. Petriccione è più giovane di Cigarini, magari è più dinamico, ma in generale noi non abbiamo la possibilità di comporre un centrocampo fisico".
GAP SPESE E PROVENTI TRA BIG E PICCOLE - "Non ho la volontà di andare a mettere il naso in queste vicende... Io metto il naso nella società di cui sono orgoglioso di far parte, il Crotone. Noi ci muoviamo secondo le nostre possibilità. E' un discorso complesso, non è la prima volta che la prima in classifica gioca contro l'ultima e non è la prima volta che la prima in classifica ha un esborso economico non paragonabile all'ultima e per questo non io, ma tanta gente s'è lamentata alla Superlega. Io continuo a pensare guardando la faccia dei giocatori che alleno quanta voglia hanno di misurarsi in gare del genere".