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    Icardi esce, San Siro fischia Mancini

    Icardi esce, San Siro fischia Mancini

    • Pasquale Guarro
    E dire che tutto sembrava essere iniziato nel migliore dei modi… A partire dalle gare di questo pomeriggio, con la Fiorentina inchiodata sulla’1-1 da Alvarez e il Milan battuto a Bergamo. Bisognava rispondere solo alla vittoria della Roma, che ha avuto la meglio sulla Lazio nel derby senza difficoltà. 

    UN PASSO INDIETRO - L’Inter di Roberto Mancini scende in campo con il piglio giusto: gioca con personalità, passa in vantaggio con il rigore trasformato da Icardi e tiene a bada gli uomini di Ventura. Peccato che tutto questo duri per soli 45 minuti, poi il palazzo crolla come se non ci fossero fondamenta. Crolla sotto i colpi inesorabili di Molinaro e Belotti, ma ancor peggio mostra lacune che ormai sembravano superate dopo le ultime buone prestazioni. 

    FISCHI VERSO MANCINI - Ma l’Inter è questa e quando meno te lo aspetti ecco il balzo indietro. Complice anche alcune inconcepibili mosse dalla panchina. Sta di fatto che il Torino prima raggiunge il pareggio e poi capovolge il risultato. In preda ad un attacco isterico i nerazzurri rimangono in campo in nove uomini, ormai impossibilitati a replicare alle offensive granata, che chiudono sapientemente gli spazi e ripartono con efficacia. Il pubblico assiste incredulo allo spettacolo e ricopre di fischi Mancini quando all’85’ fa entrare Eder dalla panchina. Troppo tardi ormai. Una reazione di pancia che in realtà covava nei tifosi già dalla scelta di sostituire Icardi per inserire Biabiany. Fino a quel momento l’argentino era stato il migliore in campo, perché privarsene? Anche la presenza di Santon e Juan Jesus dal primo minuto non ha lasciato indifferenti. L’Inter compie un passo indietro, perde la testa e forse anche gli ultimi sogni di Champions

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