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Croazia, le pagelle di CM: Rakitic disastroso, Pjaca entra troppo tardi
CROAZIA-PORTOGALLO 0-1 dts
Subasic 6: mai impegnato, sbroglia bene l'ordinaria amministrazione.
Srna 6,5: senza dubbio, il miglior terzino destro dell'Europeo per capacità di alternare l'attenzione difensiva ad una spinta costante, sfornando cross a ripetizione.
Corluka 6,5: poco sollecitato dall'attacco portoghese, gestisce con calma tutte le situazioni e resta in campo quasi fino alla fine nostante un problema muscolare. Un lottatore.
Vida 6: tra i meno brillanti nelle precedenti partite, annulla Ronaldo e si rende pericoloso sulle palle inattive, sfiorando il gol almeno due volte. Clamorosa la chance nel secondo supplementare sull'uscita errata di Rui Patricio, si fa sorprendere alle spalle da Ronaldo nell'azione del gol. A tempo quasi scaduto, sfiora il gol del clamoroso pareggio.
Strinic 4,5: dopo un primo tempo molto timido, cresce il suo apporto offensivo nella ripresa, ma il calcio a Nani da rigore nel secondo tempo regolamentare è la dimostrazione che in fase difensiva talvolta pecca di concentrazione. Incommentabile il pallone perso che avvia la ripartenza decisiva per il Portogallo con la sua squadra completamente sbilanciata.
Modric 5,5: è il regista più arretrato della squadra di Cacic e il ct portoghese Santos gli piazza Adrien Silva in zona per ritardare l'uscita del pallone. Regia meno ispirata del solito.
Badelj 6: meno appariscente per qualità tecniche di Modric, in mezzo al campo si fa sempre sentire con la sua sostanza.
Brozovic 5: l'interista fatica a trovare la posizione alle spalle della punta centrale e la sensazione è che partendo in posizione leggermente defilata trovi maggiori difficoltà a incidere.
Rakitic 4,5: in teoria dovrebbe essere l'uomo dell'ultimo passaggio o dell'inserimento senza palla, nella pratica non fa nulla di utile e sbaglia tutti i calci piazzati a disposizione.
(dal 110' Pjaca 6,5: le sue accelerazioni e la sua facilità a creare la superiorità numerica avrebbero meritato maggiore fiducia da parte del tecnico croato, che ha colpa di tenerlo troppo a lungo in panchina con un Rakitic in serata no).
Perisic 6,5: nel primo tempo regolamentare si conferma tra i più in forma dei suoi, concludendo una volta in porta in maniera pericolosa. Cala alla distanza nella ripresa, ma riappare alla grande nel secondo supplementare e solo il palo gli nega il gol-partita.
Mandzukic 5,5: il solito massacrante lavoro di raccordo col centrocampo e per favorire gli inserimenti dei centrocampisti, ma alla voce tiri in porta recita un impietoso zero.
(dall'88' Kalinic 5: è meno lottatore dello juventino ed entra quando la squadra è stanca. Mai un pallone a disposizione, mai un'occasione).
All. Cacic 5: la sua Croazia non riesce a ripetere, per intensità e qualità, la prova offerta contro la Spagna, irretito da un Portogallo molto chiuso e attento. Ha il demerito di leggere la partita con eccessivo ritardo, relegando troppo a lungo in panchina un giocatore decisivo anche a gara in corso come Pjaca).
Subasic 6: mai impegnato, sbroglia bene l'ordinaria amministrazione.
Srna 6,5: senza dubbio, il miglior terzino destro dell'Europeo per capacità di alternare l'attenzione difensiva ad una spinta costante, sfornando cross a ripetizione.
Corluka 6,5: poco sollecitato dall'attacco portoghese, gestisce con calma tutte le situazioni e resta in campo quasi fino alla fine nostante un problema muscolare. Un lottatore.
Vida 6: tra i meno brillanti nelle precedenti partite, annulla Ronaldo e si rende pericoloso sulle palle inattive, sfiorando il gol almeno due volte. Clamorosa la chance nel secondo supplementare sull'uscita errata di Rui Patricio, si fa sorprendere alle spalle da Ronaldo nell'azione del gol. A tempo quasi scaduto, sfiora il gol del clamoroso pareggio.
Strinic 4,5: dopo un primo tempo molto timido, cresce il suo apporto offensivo nella ripresa, ma il calcio a Nani da rigore nel secondo tempo regolamentare è la dimostrazione che in fase difensiva talvolta pecca di concentrazione. Incommentabile il pallone perso che avvia la ripartenza decisiva per il Portogallo con la sua squadra completamente sbilanciata.
Modric 5,5: è il regista più arretrato della squadra di Cacic e il ct portoghese Santos gli piazza Adrien Silva in zona per ritardare l'uscita del pallone. Regia meno ispirata del solito.
Badelj 6: meno appariscente per qualità tecniche di Modric, in mezzo al campo si fa sempre sentire con la sua sostanza.
Brozovic 5: l'interista fatica a trovare la posizione alle spalle della punta centrale e la sensazione è che partendo in posizione leggermente defilata trovi maggiori difficoltà a incidere.
Rakitic 4,5: in teoria dovrebbe essere l'uomo dell'ultimo passaggio o dell'inserimento senza palla, nella pratica non fa nulla di utile e sbaglia tutti i calci piazzati a disposizione.
(dal 110' Pjaca 6,5: le sue accelerazioni e la sua facilità a creare la superiorità numerica avrebbero meritato maggiore fiducia da parte del tecnico croato, che ha colpa di tenerlo troppo a lungo in panchina con un Rakitic in serata no).
Perisic 6,5: nel primo tempo regolamentare si conferma tra i più in forma dei suoi, concludendo una volta in porta in maniera pericolosa. Cala alla distanza nella ripresa, ma riappare alla grande nel secondo supplementare e solo il palo gli nega il gol-partita.
Mandzukic 5,5: il solito massacrante lavoro di raccordo col centrocampo e per favorire gli inserimenti dei centrocampisti, ma alla voce tiri in porta recita un impietoso zero.
(dall'88' Kalinic 5: è meno lottatore dello juventino ed entra quando la squadra è stanca. Mai un pallone a disposizione, mai un'occasione).
All. Cacic 5: la sua Croazia non riesce a ripetere, per intensità e qualità, la prova offerta contro la Spagna, irretito da un Portogallo molto chiuso e attento. Ha il demerito di leggere la partita con eccessivo ritardo, relegando troppo a lungo in panchina un giocatore decisivo anche a gara in corso come Pjaca).