Cristiano Zanetti: ‘Prandelli, Montella, Capello, Thohir e Capello: vi dico tutto’
Un tempo era il re del centrocampo, maestro nei lanci e signore degli assist. Oggi invece fa l’allenatore degli Allievi Nazionali del Pisa ma è sempre un professore, anche se di ragazzini da educare ed istruire. Il suo nome è Cristiano Zanetti, ex regista fra l’altro di Inter, Juventus, Roma e Fiorentina diventato tecnico per volontà del d.t. del Pisa Fabrizio Lucchesi: "Prandelli me l’aveva detto già quando ero un suo giocatore alla Fiorentina che sarei diventato allenatore e così è stato. Poco tempo fa quando ci siamo rivisti, me l’ha ricordato – ha spiegato ai microfoni di Calciomercato.com – . Credo molto nel progetto del Pisa, una società che si è dimostrata attenta e vogliosa non solo di riorganizzare il proprio settore giovanile ma anche nll'allestire una squadra sempre piu’ competitiva nel torneo di Lega Pro. Questa piazza merita per il calore, la passione e la sua storia, come minimo la serie B. Nella parte finale della mia carriera, quando gli infortuni diventavano un problema, sono stato stuzzicato dalla possibilità di fare l'allenatore. Mi piace insegnare ai ragazzi, trasmettere la mentalità di volersi migliorare ogni giorni. I giovani di oggi si perdono in tante cose, quando ho iniziato a fare il calciatore non era così. A me piace lavorare sulla loro testa e sulla voglia di dare in allenamento quel qualcosa in piu’ che serve a migliorarti sul campo e nella vita di tutti i giorni. Molti venivano ai primi allenamenti quasi con l'idea di perdere un paio d’ore della loro giornata. Invece ho fatto capire loro l’importanza del lavoro e del calcio che alla loro eta è un divertimento ma anche una cosa seria".
Come Vincenzo Montella, oggi tecnico della Fiorentina, Cristiano Zanetti parte dal settore giovanile. ‘E' la palestra del calcio professionistico. Purtroppo però accadono in certe categorie episodi come quello successo al mio collega Alessandro Birindelli. Cose che accadevano molto meno ai miei tempi. Oggi il genitore pensa sempre che il figlio sia un fenomeno e si crea nello spogliatoio dei piu' piccoli quel clima di sospetto. Pochi giovani nel nostro calcio? Quelli bravi giocano, come Berardi e alcuni del Livorno. Nel Milan ha esordito Cristante. Ovviamente nei top club giocano meno perchè ci sono obiettivi ed esigenze diverse. In generale penso che ai giovani di oggi manchi un po' la fame".
A Cristiano Zanetti non si può fare a meno di chiedere anche valutazioni sulle sue ex squadre: 'L'affare saltato fra Inter e Juventus per Vucinic e Guarin? Evidentemente c'erano ragioni valide. Thohir? Sono favorevole ai magnati nel calcio, l'importante è che investano veri capitali, per riportare quei campioni che mancano al nostro calcio. Anche se devo dire che faccio parte delle persone che amano l'idea di legare il nome del club al proprio proprietario: quindi per me la Juventus sono gli Agnelli, l'Inter è Moratti, la Roma è legata ai Sensi e la Fiorentina ai Della Valle. Questa Juve è forte come quella di Capello? Quella formazione bianconera aveva Emerson, Del Piero, Trezeguet e Buffon, tutta gente che ha fatto la differenza per molti anni. La Juve eliminata in Champions? E'stata sfortunata nel match contro il Galatasaray e ha subito l'assenza di uno come Pirlo. Dove ha giocato negli ultimi quattro anni, ha vinto lo scudetto. E poi è un campione affermato a livello europeo. Non ci penserei un attimo a rinnovargli il contratto".
Poi sulla serie A: "Mi piacerebbe che fosse piu' combattuta: quando giocavo io a contrastare la Juve c'era la Lazio di Cragnotti insieme alle due milanesi, e i Sensi spendevano tanto per rendere competitiva la Roma. Oggi i bianconeri sono leader senza veri concorrenti. Il centrocampo più forte? Nainggolan è un grande colpo, un giocatore che mi è sempre piaciuto. La Roma ha un centrocampo che piu' mi piace, insieme a quella della Juventus e della Fiorentina".