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Cristiano Ronaldo è a Manchester: incontro con lo United per ottenere la cessione
Quella di oggi sarà una giornata chiave per il futuro di Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese ha deciso da diverse settimane di lasciare il Manchester United - nonostante un contratto in essere fino a giugno 2023 - deluso dall'esito dell'ultima stagione e dalla mancata qualificazione dei Red Devils alla prossima Champions League. In accordo col club, CR7 ha saltato tutta la prima fase della prepazione estiva (compresa la tournée in Asia), preferendo restare in Portogallo per allenarsi individualmente in attesa di possibili evoluzioni dal mercato. Un mercato che per il campione di Madeira rimane però assolutamente bloccato, dopo lo stop alla trattativa col Chelsea dettato dal veto posto da Thomas Tuchel, le ripetute smentite dei dirigenti del Bayern Monaco sul suo arrivo al posto di Lewandowski e le ipotesi mai decollate o non confermate su Roma, Napoli, Sporting Lisbona e Atletico Madrid.
IL SUMMIT - Una questione che rimane delicatissima anche per gli equilibri di spogliatoio del Manchester United, che si libererebbe più che volentieri di un calciatore molto condizionante dal punto di vista tattico e poco compatibile con la nuova impostazione di gioco di Erik ten Hag, oltre che ingrombrante sotto l'aspetto della gestione e di un ingaggio ormai fuori mercato da circa 27 milioni di sterline a stagione. Al netto delle smentite di rito del tecnico olandese e dei vertici dello United, la separazione viene vista come la soluzione più conveniente da ambo le parti, a patto che si presenti un interlocutore in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Di questo Cristiano Ronaldo, accompagnato stamattina dal suo agente Jorge Mendes, discuterà nelle prossime ore con la dirigenza dei Red Devils nel centro sportivo di Carrington.
FATTORE FERGUSON - Secondo quanto riferiscono i media inglesi, al vertice dovrebbe partecipare pure sir Alex Ferguson, figura che pesa ancora moltissimo nelle scelte del club inglese e che, a distanza di anni dal suo ritiro dalla carriera di allenatore, continua ad avere un certo ascendente verso un suo storico ex calciatore come CR7. Come confermano anche le vicende di mercato dell'estate di un anno fa quando, dopo aver deciso di abbandonare la Juventus, Ronaldo fu davvero ad un passo dal trasferimento agli arcirivali del Manchester City prima dell'intervento determinante di Ferguson. Che lo convinse a tornare sulla sponda rossa di Manchester. E' passato solamente un anno e i tempi del secondo addio sembrano più che mai maturi.
IL SUMMIT - Una questione che rimane delicatissima anche per gli equilibri di spogliatoio del Manchester United, che si libererebbe più che volentieri di un calciatore molto condizionante dal punto di vista tattico e poco compatibile con la nuova impostazione di gioco di Erik ten Hag, oltre che ingrombrante sotto l'aspetto della gestione e di un ingaggio ormai fuori mercato da circa 27 milioni di sterline a stagione. Al netto delle smentite di rito del tecnico olandese e dei vertici dello United, la separazione viene vista come la soluzione più conveniente da ambo le parti, a patto che si presenti un interlocutore in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Di questo Cristiano Ronaldo, accompagnato stamattina dal suo agente Jorge Mendes, discuterà nelle prossime ore con la dirigenza dei Red Devils nel centro sportivo di Carrington.
Cristiano Ronaldo has arrived at Carrington with his agent, Jorge Mendes pic.twitter.com/rIVfywM8OQ
— Sky Sports News (@SkySportsNews) July 26, 2022
FATTORE FERGUSON - Secondo quanto riferiscono i media inglesi, al vertice dovrebbe partecipare pure sir Alex Ferguson, figura che pesa ancora moltissimo nelle scelte del club inglese e che, a distanza di anni dal suo ritiro dalla carriera di allenatore, continua ad avere un certo ascendente verso un suo storico ex calciatore come CR7. Come confermano anche le vicende di mercato dell'estate di un anno fa quando, dopo aver deciso di abbandonare la Juventus, Ronaldo fu davvero ad un passo dal trasferimento agli arcirivali del Manchester City prima dell'intervento determinante di Ferguson. Che lo convinse a tornare sulla sponda rossa di Manchester. E' passato solamente un anno e i tempi del secondo addio sembrano più che mai maturi.